È ancora vivido, nella città catalana, la vicenda che coinvolse Roberto Di Seri (il 43enne accusato di omicidio preterintenzionale) per aver ucciso con un pugno Roberto Delrio, 60 anni, al culmine di una lite scoppiata per una mancata precedenza stradale a un incrocio. Il teatro della scena fu Alghero, nel giugno 2022. L’imputato ha patteggiato una pena di 3 anni, convertita in lavori di pubblica utilità che svolgerà al comune di Alghero.

La sentenza, pronunciata questa mattina dal gup del Tribunale di Sassari Gianpaolo Piana, ratifica il patteggiamento proposto dagli avvocati difensori, Luca Sciaccaluga e Alessandra Delia, già accettato nella precedente udienza dal sostituto procuratore Paolo Piras.  

I FATTI - I due si erano incrociati in via XX Settembre (un lungo viale cittadino trafficato) il pomeriggio del 9 giugno 2022 e, dopo avere rischiato l'incidente per una mancata precedenza, si erano insultati reciprocamente. 

Secondo la ricostruzione degli agenti del Commissariato di Alghero, il 62enne in auto (a bordo della quale c'era anche il figlio 15enne e un amico del ragazzo) aveva inseguito il motociclista raggiungendolo verso al fine di via XX Settembre, nei pressi del Liceo scientifico. Qui era scoppiata la lite e l'automobilista, colpito da un pugno al volto, era caduto battendo la testa per terra e perdendo conoscenza. L'uomo era stato trasportato al pronto soccorso e poi all'ospedale di Sassari dove era stato ricoverato in Rianimazione.

La famiglia di Delrio, rappresentata dall'avvocato Stefano Carboni, andrà avanti con una causa civile e con la richiesta di risarcimento di due milioni di euro.