Indignazione e preoccupazione, questo il clima che sta respirando la città di Alghero. I fatti avvenuti nell’ultimo mese sembra stiano minando la serenità della cittadina. Prima l’incendio che ha coinvolto una Jeep Compass bianca parcheggiata sui Bastioni Cristoforo Colombo; poi, sette giorni dopo, una bomba incendiaria lanciata ai danni di una gelateria del centro storico; e in ultimo, solo in ordine cronologico, l’incendio di un capannone ai danni dell’Eco Opera nella zona industriale di San Marco. Roberto Fadda e Federica Carcangiu, titolari dell’impresa, stanno rivivendo per la seconda volta lo stesso incubo, ossia un atto doloso su cui gli inquirenti stanno svolgendo accurate indagini. Il primo accadde nel 2019.   

Per esprimere solidarietà e voglia di chiarezza e giustizia, è intervenuto sul suo profilo Facebook anche il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che pone delle domande a se stesso e alla cittadina:

Cacciamo i criminali dalla Sardegna! Ma cosa sta succedendo ad Alghero? Cosa sta succedendo in Sardegna? Cosa è che non vediamo ma che sta inquinando la nostra società? Sono profondamente scosso e preoccupato.

La mia solidarietà e il mio sostegno a Roberto Fadda titolare della ditta che ha visto incendiato un camion regolarmente ricoverato nei locali aziendali. Per la seconda volta. - e infine il presidente aggiunge - Questa feccia che sta "sporcando" e spaventando la nostra città deve essere immediatamente spazzata via certamente da un imponente lavoro delle forze dell'ordine, ma anche, e soprattutto, dall'intera comunità che deve togliere anche il minimo filo di ossigeno a questi criminali. Forza Roberto!”

 

Dopo queste dichiarazioni abbiamo intervistato i proprietari dell’Eco Opera che hanno così commentato: “Ci aspettiamo che cambi l’aria e che la politica regionale e locale si attivi in modo concreto. È importante che si lavori per risolvere questo grado di delinquenza presente in città.”