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"Le dimissioni del responsabile dell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale Civile di Alghero sono un chiaro segnale dello stato di estrema precarietà in cui versa la sanità algherese", Mario Bruno, leader dell'opposizione di centrosinistra nel Consiglio comunale di Alghero, commenta la situazione sanitaria nel Nord Sardegna.
"Il dottor Pianu infatti si è dimesso, dopo aver dato un lungo preavviso di tre mesi, e dopo aver chiesto invano la sostituzione di due medici al posto di altri due specialisti non più in organico ad Alghero. Avrebbero dovuto rimpiazzare il cardiologo trasferito da Alghero al San Camillo di Sassari e la dottoressa Cherchi, primario uscente, andata in pensione nel corso del 2022. Attualmente in servizio restano 5 cardiologi, uno dei quali non può garantire la turnazione nelle ventiquattrore, specialmente notturna. Con questa disponibilità di organico, il reparto di cardiologia non può più garantire, ai sensi di legge, neanche la reperibilità dei suoi specialisti", spiega Bruno.
"E’ un fatto gravissimo - commenta il capo dell'opposizione - I pazienti cardiologici di Alghero e del distretto territoriale non possono aspettare i tempi di attesa delle riorganizzazioni aziendali infinite, né i tempi delle graduatorie. Ammesso che dai concorsi per cardiologi, le cui prove si terranno in questo mese, al fine di garantire 25 posti di cardiologia in tutta la Sardegna, qualcuno possa essere destinato anche ad Alghero".
"Fatto sta che dal 17 luglio sarà impossibile garantire la turnazione h24 e ogni forma di prestazione esterna. Cardiologia lavorerà solo di giorno e a ranghi ridotti, posto che anche le ferie sono un diritto di tutti. Le dimissioni del dottor Pianu sono un grave segnale di disagio e di arrendevolezza generale di fronte alla precarietà della situazione di governance aziendale e organizzativa e sono da addebitare al dimensionamento degli organici, all’equilibrio tra ospedali, che sottostimano sempre più il Civile di Alghero. Sono ancor più gravi queste dimissioni anche perché il dirigente medico, direttore facente funzioni di cardiologia, lavorava nel reparto algherese da 19 anni, stimato e apprezzato dai pazienti, dai colleghi e da tutti gli operatori. E il suo atto non giunge all’improvviso - e conclude Bruno - lo stato di assoluta precarietà della nostra sanità è ancor più pesante e ha costretto il direttore del presidio ospedaliero dottor Greco, con atto odierno, a comunicare che dal 17 luglio tutte le emergenze-urgenze dovranno essere trasferite a Sassari. La sanità algherese cola a picco. Occorre una reazione forte di tutto il territorio, come ho chiesto ieri al sindaco in consiglio comunale. Non si può restare indifferenti, come niente fosse, dietro le favole del nuovo ospedale annunciato dal duo Doria-Pais, sempre più lontani dalla realtà e dalle vere esigenze dei cittadini".