"Ha un senso un'altra rassegna di jazz in Sardegna? Crediamo di sì. Soprattutto se questa si consuma nella città più bella dell'isola. Città catalana che offre non solo spiagge incontaminate e natura selvaggia ma anche un centro storico vivo e una lingua arcaica. E ha un senso se ciò avviene coinvolgendo le migliori menti creative della città. Costruendo così una serie di eventi di respiro internazionale, collocandoli in un momento diverso rispetto alla ricca proposta estiva e incentivando la destagionalizzazione turistica e culturale". 
 
Così Paolo Fresu nelle righe introduttive della sua presentazione di JazzAlguer, nascente rassegna di cui il trombettista sardo, icona del jazz italiano nel mondo, firma la direzione artistica, in programma ad Alghero a partire dal prossimo 23 dicembre: un gustoso cartellone di concerti e altri appuntamenti che si succederanno con cadenza mensile fino alla data conclusiva del 21 luglio. Protagonisti nomi di primo piano della scena jazzistica contemporanea ma anche la stessa città catalana che, con i suoi scorci, la sua architettura, le sue tradizioni, i suoi luoghi notevoli, offrirà una cornice di volta in volta diversa ma sempre affascinante alle loro esibizioni. Una rassegna di jazz, ma rivolta a tutti, come suggerisce il sottotitolo della manifestazione, "Música per tots", e come si addice a una città che si affaccia sul mare, aperta agli incontri e allo scambio: prerogative che stanno alla base della storia e della filosofia dello stesso jazz.
 
Promossa dall'associazione​ ​culturale​ ​Bayou​ ​Club-Events con il contributo del Comune​ ​di​ ​Alghero, della Fondazione​ ​di Sardegna,​ della ​Camera​ ​di​ ​Commercio di Sassari e della Fondazione​ META, con il patrocinio dell'Assessorato del Turismo della Regione​ ​Autonoma della Sardegna e del Banco​ ​di​ ​Sardegna,​ ​la prima edizione di JazzAlguer verrà presentata alla stampa mercoledì 6 dicembre presso le tenute della storica cantina Sella&Mosca, sponsor della manifestazione, in località I Piani, nei pressi di Alghero (Strada Provinciale 42, chilometro 20-21).
 
La rassegna è stata presentata questa mattina nel corso di un’apposita conferenza stampa.

In arrivo nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale e internazionale: lo stesso ​Paolo​ ​Fresu​ con il Laudario​ ​di​ ​Cortona​ ​​arrangiato insieme al bandoneonista Daniele​ ​di​ ​Bonaventura ed eseguito in quartetto insieme all'Orchestra da Camera di Perugia e al ​​Gruppo vocale Armonioso​incanto; Filomena Campus, la cantante sarda trapiantata da tempo a Londra, con il suo quartetto inglese; il pianista Enrico Pieranunzi in solo tra jazz e classica; una formazione storica come i Cadmo, attesi per una reunion, dopo tanti anni, proprio nella cittadina dove videro la luce nel lontano 1973; il progetto "Trigono" che riunisce il contrabbassista Marco Bardoscia, il quartetto d'archi Alborada e la pianista Rita Marcotulli. Serata all'insegna delle voci con Eugenio Finardi e con la cantante Franca Masu, prima del gran finale, il 21 luglio, con il grande sassofonista norvegese Jan Garbarek e il suo gruppo.

Fra tanti nomi noti, ci sarà spazio anche per i talenti emergenti con un apposito contest dedicato alle giovani formazioni europee e in particolare dell'area mediterranea. JazzAlguer parteciperà inoltre alla giornata internazionale del jazz, l'appuntamento annuale del 30 aprile, istituito dall'UNESCO.

Firma l'immagine della rassegna lo stilista Antonio Marras anche con un disegno realizzato ad hoc.

Tutti​ ​gli appuntamenti ​saranno a ingresso gratuito, a eccezione dei concerti di Eugenio ​Finardi​ ​e Franca Masu del 29 giugno, e di Jan​ ​Garbarek​ il 21 luglio (biglietti a 25 euro).


Si comincia sabato 23 dicembre (ore 21,30) nella cattedrale Santa Maria con un concerto in clima con il Natale in arrivo: "Altissima​ ​Luce", ovvero il Laudario​ ​di​ ​Cortona​ ​​secondo​ ​Paolo​ ​Fresu​ ​e​ ​ Daniele​ ​di​ ​Bonaventura, con il trombettista e il bandoneonista affiancati da Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l'Orchestra da Camera di Perugia e il ​​gruppo vocale Armonioso​incanto​ ​diretto da​ ​Franco​ ​Radicchia. Si tratta di un progetto presentato per la prima volta a Umbria Jazz nel 2016 e in seguito nei principali festival italiani e in diverse città all'interno di straordinari luoghi di culto. Paolo Fresu ha scelto e arrangiato con di Bonaventura tredici della quarantasette laudi del Laudario di Cortona (tredicesimo secolo), una delle più importanti testimonianze dell'espressione musicale sacra popolare: brani monodici di devozione mariana, testi di funzione morale, riferimenti al francescanesimo, al calendario liturgico e ad altri santi.