PHOTO
I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Sassari hanno messo i sigilli al Caval Marì, storico edificio sul Lungomare Dante di Alghero, in passato cuore pulsante della movida e da ormai troppi anni inutilizzato e in uno stato di degrado.
Una volta entrati all’interno, i militari hanno trovato dei senzatetto che si sono dati alla fuga, ma da tempo l’immobile era frequentato da tossici e vandali. I locali sono stati ispezionati, all’interno c’era un po' di tutto: rifiuti di ogni tipo, bottiglie di vetro e siringhe. Possibile ora un sopralluogo da parte dei Vigili del fuoco per effettuare una verifica statica e quindi valutare le condizioni delle strutture portanti dell'immobile.
“C'è l'impegno alla ricerca di un soggetto qualificato e interessato alla riqualificazione completa dell'immobile, alla sua valorizzazione e gestione, individuando l'idonea attività da realizzare per reinserire lo stabile nel contesto socio-economico della città, in modo da migliorare l'offerta complessiva di servizi e proseguire nel percorso di recupero del patrimonio pubblico locale abbandonato avviato con determinazione negli ultimi anni dall'Amministrazione comunale”. Queste le parole del sindaco di Alghero Mario Conoci, all'indomani dell'intervento dei militari del Noe di Sassari al Caval Marì.
L’amministrazione comunale ricorda che l'immobile di 503 metri quadri ubicato sulla passeggiata algherese, da numerosi anni degradato, è al centro della delibera nr.187 del 2022, con cui la Giunta ha individuato e dettato le direttive per la pubblicazione del bando su cui gli uffici stanno lavorando da qualche mese. Immobile - precisa Conoci - debitamente interdetto a qualsiasi utilizzo e oggetto di specifici divieti di accesso facilmente constatabili dalla cartellonistica. "Sullo stabile - ricorda l'assessora al Demanio Giovanna Caria - l'Amministrazione comunale è in attesa di specifiche risposte dagli enti interessati, in quanto insistono competenze diverse e procedere alla pubblicazione del bando necessita di una lunga interlocuzione ed un approfondito dialogo tra i competenti uffici di Comune, Regione e Demanio dello Stato”.