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Tratto da: GUIDA AL TERRITORIO itinerari naturalistici G.A.L. Barbagie e Mandrolisai - testi e foto a cura di: Ing. Francesco Sau, Dr. Pierluigi La Croce, Nanni Marras, Dr. Ignazio Sau e col coordinamento di E.L.S.A. snc di Luca Sau.
Il territorio di Atzara è caratterizzato dalle colline, in cui i vigneti si alternano ai pascoli ed ai boschi, si apre al visitatore con il verde delle sue campagne e con i colori chiari dei casolari di campagna disseminati un po' ovunque a segnalare l'intenso rapporto con la terra dei suoi abitanti. Il sentiero attraverso le vigne del territorio parte idealmente una volta abbandonata via Eleonora. Si procede in discesa verso sinistra. A circa 200 metri al primo bivio occorre svoltare a destra. Possiamo osservare alcuni alberi di noci e di fichi. Dopo altri 60 metri incontriamo un altro bivio a sinistra. Noi ci dirigiamo a destra e dopo altri 180 metri troviamo ancora un bivio. A questo punto imbocchiamo, in località Su Cannitzu, il sentiero a sinistra, che comincia a salire sul fianco della collina. La pendenza è notevole ed il sentiero è stretto tra due muri a secco e qualche rada siepe di fichi d'India. Ai muri a secco, dopo qualche centinaio di metri, si alternano i cespugli di rovi. Il paesaggio comincia a mutare quando incontriamo le prime vigne e tratti di boschi di roverelle e sughere.
Dopo aver percorso 500 metri su questo sentiero si incrocia la strada asfaltata che dal paese sale verso la localita Laonisa. Sulla strada asfaltata si svolta a destra per circa 200 metri sino ad incrociare, sulla destra, un altro sentiero che sale repentinamente verso la montagna. Lo imbocchiamo e procediamo sullo sterrato per circa 100 metri fino a che la strada, piegando leggermente a sinistra, non si restringe diventando uno stretto trattura. Procediamo ancora per circa 300 metri fino al punto panoramico nella località Santa Vittoria. Da uno spuntone dì roccia, dove è stata infissa una croce in metallo, possiamo osservare le campagne ed i paesaggi intorno. Leggermente alla nostra destra, il bellissimo panorama di Atzara, con le vigne ed i campi coltivati appena a valle delle abitazioni; un po' più a sinistra, seminascoste dalle alture davanti a noi, le case di Meana Sardo, ancora più a sinistra i boschi di roverella della montagna di Serra Sa Costa.
Opposto ad Atzara, in direzione Nord-est, il panorama delle alture di Sorgono e più lontani i monti di Tonara. Nella vallata opposta al paese ancora vigne e campi coltivati separati da filari di pioppi e salici e da qualche siepe. Dopo il punto panoramico la strada procede non più in salita. Camminiamo per oltre mezzo chilometro, tra boschi di querce e roverelle, fino ad un bivio. Dobbiamo svoltare a sinistra. Sulla destra un cancello delimita l'accesso ad un fondo privato. A circa 150 metri, sulla sinistra, c'è una fonte, 'Funtana Su Mraghine' appena sotto il profilo della collina, all'ombra di due imponenti castagni. Con attenzione e richiudendo opportunamente il cancello si può naturalmente entrare per bere. Si prosegue, come già detto, a sinistra per un altro mezzo chilometro. Da questo punto il sentiero diventa decisamente più agevole e tra vigne e boschi di querce fanno capolino anche macchie di noccioli e radi castagni.
Incrociamo nuovamente la strada asfaltata che sale dal paese verso Laonisa. La imbocchiamo e procediamo verso sinistra. Dopo circa 300 metri, alla nostra sinistra, proprio sul ciglio della strada, troviamo una bella fontana. 'Sa Funtana 'e Laonisa'. Proseguiamo ancora in leggera discesa e dopo qualche altro centinaio di metri, in corrispondenza di un'altra fontana. 'Sa Funtana 'e Paule' . ecco un nuovo bivio. Noi svoltiamo a destra e proseguiamo verso la chiesetta di Santa Maria 'e Susu, che si trova 200 metri più avanti. La chiesa è certamente povera nella sua semplice architettura contadina. Il minuscolo sagrato. con una rustica pavimentazione in pietra, è coperto da un loggiato, realizzato successivamente alla struttura della chiesa. Sull'angolo sinistro opposto al portale, è stato murato un elemento che forse originariamente formava una colonna.
Dalla chiesetta proseguiamo in leggera salita per circa 350 metri ed al nuovo bivio lasciamo la strada asfaltata, che a sinistra riconduce al paese, e proseguiamo a destra sullo sterrato, verso la località Canale, appena sotto le alture di Ni ‘e Crobu. Proseguiamo per circa un centinaio di metri e ad un nuovo bivio svoltiamo a sinistra verso la località Sa Corona. In zona possiamo rifocillarci nell'area picnic. La strada prosegue in leggera discesa per altri 400 metri circa, fino ad un bivio. Proseguiamo a sinistra più o meno per altri 250 metri. Il sentiero adesso volge decisamente in discesa ed è stretto tra due muriccioli a secco. Dal terreno affiorano rocce di granito rossastro. Una folta vegetazione ci consente di camminare all'ombra. Dopo circa mezzo chilometro di questo suggestivo tratto di sentiero incrociamo un impluvio in località Sa Corona. Attraversiamo l'impluvio e procediamo sulla sinistra, verso il paese. Dopo circa 450 metri, sulla nostra destra incrociamo il sentiero che conduce alla Chiesa campestre di San Giacomo il Maggiore.
Una piacevole variante al sentiero proposto può essere una visita alla chiesetta dell'antico villaggio di Spasulè che dista dal nostro bivio non più di un chilometro e mezzo. Proseguiamo dritti verso il paese e dopo quasi un chilometro incrociamo nuovamente la strada asfaltata che dal paese sale ancora verso la panoramica località Laonisa . Noi svoltiamo a destra e dopo circa 300 metri raggiungiamo, dopo aver percorso ormai più di 7 chilometri, la periferia di Atzara. Sulla sinistra, appena prima delle case un monolite di granito, che vagamente richiama le sculture dell'isola di Pasqua, attira la nostra attenzione. Ancora qualche centinaio di metri e raggiungiamo nuovamente il centro del paese.
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