Nuovo drammatico caso di meningite in Sardegna, dove Aureliana Del Rio, 24enne di Anela, è morta poche ore dopo essere stata ricoverata in ospedale a Sassari.

La meningite è un’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono cervello e midollo spinale. La causa sono spesso batteri o virus, ma può anche essere scatenata da particolari farmaci o malattie.

SINTOMI. I sintomi più comuni mediante i quali si manifesta l’infezione sono febbre alta, sensazione di malessere, mal di testa, collo rigido, fastidio provocato dall’esposizione alla luce, grave sonnolenza e letargia, convulsioni. Tali sintomi possono svilupparsi nel giro di poche ore o nell’arco di alcuni giorni, rendendo meno immediata la diagnosi in quest’ultimo caso.

La meningite può colpire individui di ogni età, ma essendo che l’infezione si diffonde più facilmente tra persone che vivono a stretto contatto in ambienti chiusi, le persone più a rischio sono gli adolescenti, gli studenti e gli universitari.

TIPOLOGIE. La meningite batterica è tanto rara quanto grave e, se non individuata rapidamente, può mettere in pericolo di vita chi la contrae.

La meningite virale è comune e molto meno grave. Spesso i suoi sintomi sono simili a quelli di una banale influenza.

In merito alla contagiosità dell’infezione va detto che seppure tutti i microrganismi causa di meningite possono essere trasmessi ad altri soggetti, questo non significa che si sviluppi per forza la malattia. Il meningococco di tipo C è il microrganismo più aggressivo fra quelli che causano la malattia e, insieme a quello di tipo B, all’origine della maggior parte dei casi in Europa.

CURA E PROFILASSI. La profilassi in molti casi non è necessaria. E’ prevista solo per alcune forme di meningite e si procede al trattamento preventivo di soggetti (parenti, colleghi e amici) venuti a contatto con pazienti colpiti dall’infezione.

La meningite batterica, come detto, può essere molto grave. In quel caso una diagnosi tempestiva è fondamentale. Fra gli esami da prescrivere è prevista la puntura lombare, mediante la quale si preleva un campione di liquido cerebro-spinale. L’esame permetterà di capire se a causare l'eventuale infiammazione è un virus o un batterio. Qualora venisse diagnosticata o ci il fosse sospetto di una meningite batterica verranno subito somministrati al paziente antibiotici per via endovenosa. Se il paziente va in shock o ipotensione si può rendere necessaria la somministrazione di ulteriori liquidi per endovena e farmaci in grado di aumentare la pressione sanguigna, l’ossigenazione o la ventilazione meccanica.

Per tutti i soggetti che sono entrati in contatto con l’individuo infetto il rischio di contagio è fino a 800 volte maggiore rispetto al resto della popolazione. Sono previste nei loro confronti misure di profilassi farmacologiche a base di antibiotici.