Sindaco, vi scrivo in qualità di semplice e dedicata volontaria responsabile della Casa di Bingo piccola Associazione di volontari, pochi volontari che accudiscono sul territorio tantissimi randagi desideriamo prendere spunto dall'ennesimo episodio relativo alle ultime due cagnette "campeggiate" abbandonate per esporre la nostra posizione come associazione Onlus La Casa di Bingo, a Capoterra

Purtroppo sapete bene che il problema randagi è molto più esteso del singolo caso di abbandono.  Desideriamo aprire un canale di dialogo e collaborazione per la presa in carico da parte delle istituzioni di un fenomeno che riguarda tutti e per informare il nostro Comune di appartenenza che La Casa di Bingo declina la Vostra offerta pari a 1000 euro per l'accoglienza delle due Cagnette abbandonate e rinuncia (per sempre) altresì ai 1000 euro annuali a noi destinati (in realtà li abbiamo avuti solo l'anno scorso). 

La Casa di Bingo Onlus, che da anni accoglie e si prende cura dei pelosetti abbandonati, non ci sta ai troppi casi di abbandono, con i quattro zampe randagi che aumentano a dismisura: “Mille euro che quest'anno non abbiamo ancora ricevuto – si legge nel testo della missiva indirizzata in municipio, al primo cittadino Francesco Dessì - e dei quali facciamo volentieri a meno, cosi come è accaduto negli anni passati. Ci preme anche ricordare che siamo operativamente concreti nel nostro territorio da 8 anni.  Decliniamo la vostra offerta in virtù di "qualcosa" di più concreto, rinunciamo nella speranza di "qualcosa" che vada a vantaggio dell'intera collettività auspicando che anche la nostra amministrazione comunale sia attenta e sensibile al problema randagismo.
Chiediamo progettualità non complesse come le  campagne di sensibilizzazione come Chip day (sarebbe anche opportuno che i vari organi di controllo fossero dotati di lettore chip per controlli costanti e concreti);  incentivi e campagne di sensibilizzazione per sterilizzazioni parzialmente gratuite, il Comune agevola e supporta economicamente la Famiglia per affrontare la spesa dell'intervento magari promuovendo collaborazioni con veterinari del nostro stesso territorio;  contributi economici alle Famiglie che sono orientate alle adozioni ovvero incentivi in denaro per coloro che accolgono un Cane randagio in Famiglia.  Siamo certi che vogliate almeno prendere in considerazione queste nostre richieste e attendiamo fiduciosi un Vostro riscontro".