Sos per la Chiesa di Sant’Avendrace dove i parrocchiani lamentano le possibili conseguenze di uno scavo archeologico a metà! “I lavori attualmente in corso potrebbero non riportare alla luce la tomba del Santo Vescovo e comunque cessare tra qualche giorno con il ripristino del nuovo pavimento senza però apportare un concreto benefico in ambito turistico-culturale al quartiere”. A lanciare l’allarme sono le associazioni Esplora Sardegna, la web community Sardegna Sotterranea che hanno accolto il grido d’allarme di don Alessandro Simula, parroco della Chiesa intitolata ad Avendrace, quinto vescovo della  città di Cagliari che, appunto, riposerebbe sotto la Chiesa.

 Il parroco, che ha affidato a un video, pubblicato on-line in queste ore, è preoccupato perché ci vorrebbero circa 60 MILA EURO per proseguire gli scavi archeologici all’interno della chiesa sottoposta ad un intervento anti-umidità e di parziale ristrutturazione. Quel che i parrocchiani auspicano, è che questi finanziamenti possano essere erogati dal Comune o dalla Regione, e che i lavori possano proseguire al passo con le indagini nel sottosuolo della Chiesa, con l’obiettivo di individuare quanto di interessante, la terra, possa conservare anche alla massima profondità, sotto le cappelle e in particolare al centro dell’intero tempio cristiano. 

Un appello fatto proprio anche da Marcello Polastri, Sant’Avendracino, autore di pubblicazioni sulla storia della Sardegna: “procedere gli scavi e trovare per salvare il salvabile significherebbe fare di questa Chiesa una meta turistica, culturale, e con essa valorizzare l’intero rione alle porte di Cagliari, connettendolo fisicamente e storicamente alla Necropoli di Tuvixeddu” afferma Polastri. Che ha scritto alle istituzioni e alla Soprintendenza competente. 

Nel video le dichiarazioni, allarmate, di Don Alessandro. Basteranno per far intervenire chi di competenza e quindi estendere le indagini archeologiche nella Chiesa? Se lo auspicano in tanti rivolgendosi al Comune, Regione, Curia e a Soprintendenza. 

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