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Primi aggiornamenti sul maltempo in Sardegna da parte del centro funzionale della Protezione civile regionale: per quanto riguarda le precipitazione le zone maggiormente interessate sono comprese tra i fiumi Cedrino e Posada, nella Sardegna centro-orientale, con cumuli di pioggia tra i 20 e i 40 millimetri.
"Il ciclone non sta producendo ancora effetti sulla terraferma", ha spiegato in collegamento telefonico dalle zone a rischio Paolo Botti, del centro funzionale. Monitorati corsi d'acqua e invasi: al momento la situazione è tranquilla. Ma non è escluso che ci possano essere rilasci nelle prossime ore. La fase più critica dovrebbe partire dalle 20, con le prime ore del mattino maggiormente interessate. Solo domani in tarda mattina si potrà capire se ci sarà un declassamento dell'allerta. La chiusura delle scuole - hanno sottolineato Regione e Protezione civile - è legata alle decisioni dei singoli sindaci. Ma i piani comunali e il manuale regionale, nei casi di allerta rossa, suggeriscono lo stop alle lezioni. In quasi tutti i comuni coinvolti sono già state emesse le apposite ordinanze di chiusura.
"La macchina della Protezione civile è partita già da ieri - ha detto l'assessore Donatella Spano - Speriamo che questo codice rosso non si trasformi in emergenza. Ma sono sicura che se anche così dovesse essere saremo pronti a rispondere. Sono presenti tutte le forze in campo. Oggi e domani l'allarme non è solo idrogeologico, ma anche idraulico".
Il messaggio è chiaro. "Chiediamo ai cittadini - è l'appello dell'assessore alla Sanità Luigi Arru - di rinviare eventuali visite che non siano strettamente necessarie e stiamo posticipando gli appuntamenti già presi. Tutto questo per non intasare ospedali e poliambulatori".
Già operativo il Centro funzionale regionale coordinato con il centro nazionale. La parte meteorologica è curata dall'Arpas, quella idrogeologica dalla Protezione civile. Tutti allertati i volontari. Dalla Protezione civile le ultime raccomandazioni. "Seguendo le prescrizioni - ha chiarito il direttore generale Graziano Nudda - la sicurezza delle persone è garantita. Se si vive in un seminterrato occorre allontanarsi e trasferirsi ai piani superiori. Non lasciate beni di valori nelle cantine perché poi si cerca di metterli in salvo nel momento dell'emergenza. Evitare anche di attraversare sotto passi mentre sta piovendo".
E dopo l'alluvione? "Non bisogna bere dal rubinetto prima di essersi assicurati della potabilità - ha spiegato Nudda - e occorre massima attenzione nel riallaccio della corrente elettrica".