“Il minimo di bassa pressione che da 36 ore condiziona l’evoluzione meteo sulle nostre regioni - sottolinea l’esperto metereologo Matteo Tidili - è attualmente localizzato a nord ovest della Sardegna. Esso è bel visibile, osservando qualsiasi immagine satellitare sia nel campo del visibile che nell’infrarosso, per il suo ben definito occhio depressionario, che raggiunge pressione al suolo di 995hPa, e per le strutture frontali associate: il fronte caldo impegna le regioni settentrionali, dove sono in atto diffuse precipitazioni, il fronte freddo si estende dal Mar di Sardegna fino all’entroterra nord africano e si muoverà nelle prossime ore verso est apportando un nuovo peggioramento sulle tirreniche centrali, ed il fronte occluso, che segue la depressione, a nord delle isole Baleari”.

“L’aria fredda che segue la depressione attualmente in azione nel Mediterraneo centro occidentale - prosegue Tidili -, alimenterà una seconda ciclogenesi  sulla Tunisia. Già dalle prime ore di domani, il neo formato minimo depressionario avrà raggiunto una pressione di 998hPa e si sarà localizzato tra le due isole maggiori richiamando una notevole quantità di calore sensibile, di diretta estrazione sahariana, ed umidità sulle nostre regioni meridionali. Nella giornata di domani, il Lam preso in considerazione, WRF 3km, evidenzia enormi potenzialità per fenomenologia violenta sui nostri mari. Dal mattino intense celle temporalesche potranno svilupparsi tra Canale di Sardegna ed il Tirreno con sconfinamenti sull’isola, specialmente settori meridionali ed orientali e successivamente sul Lazio e Toscana”.

“Gli accumuli maggiori - conclude il metereologo - sono attesi su levante ligure, Toscana, Lazio, fascia alpina e prealpina di Trentino Veneto e Friuli e successivamente, sabato, nell'area ionica”.