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Il processo è stato aggiornato all'8 aprile per le arringhe dei difensori, i legali Luigi Esposito, Stefano Zoccano e Nicola Caricaterra. Nella stessa data potrebbe arrivare anche la sentenza.
Al termine di una requisitoria lunga e articolata in Corte d'assise a Nuoro, il pm Riccardo Belfiori ha chiesto l'ergastolo per i fratelli gemelli Mauro e Giuseppe Contena, 54enni di Orune, accusati dell'omicidio di Mauro Antonio Carai, l'allevatore 72enne ucciso con 35 coltellate la notte del 28 agosto 2021 vicino alla sua Fiat Punto nelle campagne del paese.
Davanti alla Corte presieduta da Elena Meloni, il pubblico ministero ha ripercorso i tratti salienti del processo e le prove a carico degli imputati, a partire dalle tracce ematiche trovate nelle auto dei due gemelli, nonché su una maglietta recuperata nelle loro abitazioni.
Nella richiesta di condanna al carcere a vita sono risultate decisive anche le intercettazioni ambientali e telefoniche scattate nei confronti dei parenti dei fratelli Contena: in diverse conversazioni spiegavano che i gemelli avevano sbagliato, ritenendoli responsabili del delitto.
Il movente, secondo il pm, va ricercato nei contrasti per questioni di pascolo, una lite, l'ennesima, sfociata nel sangue. Le indagini avevano portato quasi subito sulle tracce dei Contena, ma la svolta era arrivata con l'incidente probatorio dell'8 novembre 2021, quando nell'auto dei due fratelli e in una maglietta sequestrata in casa fu accertata dal perito dei Ris di Cagliari la compatibilità del Dna ritrovato con quello della vittima.
A quel punto scattò l'arresto e il trasferimento nel carcere di Badu 'e Carros: era il dicembre del 2021. Dopo il pm hanno parlato gli avvocati di parte civile Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, che hanno chiesto che venga "riconosciuta la responsabilità penale degli imputati in ordine al delitto".