Due anni e otto mesi per Pasquale Russo, dirigente della viabilità dell'ex Provincia di Olbia-Tempio, e per Giuseppe Mela, dirigente della viabilità della Provincia di Sassari; un anno e quattro mesi per Francesco Prunas e Graziano Sini, tecnici dell'ex Provincia di Olbia-Tempio. Sono le condanne per omicidio colposo e disastro richieste oggi dalla pm di Tempio Pausania, Ilaria Corbelli, al processo per il crollo della strada di Monte Pino, avvenuto nel novembre 2013, e che causò la morte di Bruno Fiore, della moglie Sebastiana Brundu e della consuocera Maria Loriga, inghiottiti dal cedimento del terreno mentre transitavano con la loro auto in quel tratto di carreggiata.

La pm ha discusso per oltre un'ora davanti alla corte presieduta dalla giudice Camilla Tesi, ripercorrendo gli avvenimenti del 18 novembre di otto anni fa e rimarcando le conclusioni dei periti sulle cause del cedimento della strada: principalmente un progetto mal concepito, mal realizzato e una manutenzione insufficiente a garantire la sicurezza della struttura.

Alle richieste dell'accusa, si sono uniti gli avvocati di parte civile Nicoletta Mani e Maurizio Mani per i familiari di Maria Loriga, Fabio Diomedi per Veronica Gelsomino, unica sopravvissuta alla tragedia, e Massimo Delogu per i familiari dei coniugi Fiore. L'udienza è stata aggiornata al 14 gennaio per le repliche delle difese, rappresentate dagli avvocati Angelo Merlini, Donatella Corronciu, Mario Ghezzo, Aurora Masu, Mauro Muzzu, Antonio Falchi, Costanzo Foddai e Agostinangelo Marras.