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Sblocco del patto di stabilità, allentamento della pressione fiscale e procedure straordinarie.
Sono queste le richieste formulate dal presidente Ugo Cappellacci durante il confronto con il ministro Orlando e con i sindaci del territorio a Torpé. "La Sardegna soffre un divario infrastrutturale - ha osservato Cappellacci - che incide anche sulle opere necessarie per la difesa del suolo e per contrastare il rischio idrogeologico. Per questo é necessario che il superamento del patto di stabilità riguardi anche le azioni necessarie ad evitare le emergenze e non solo quelle inerenti ad affrontarle".
Il presidente ha altresì puntualizzato che la mancata spesa dei fondi citati dal ministro dell'Ambiente é dovuta proprio al patto di stabilità ed alla eccessiva rigidità della Ragioneria dello Stato circa la necessità di spendere per competenza e non per cassa. "Per altre Regioni del Nord - ha evidenziato - vi é stata un sensibilità diversa. Confidiamo che in questo momento prevalga un sentimento di leale collaborazione istituzionale anche con la nostra isola. Altro problema - ha aggiunto - é quello della necessità di non trovarsi più, almeno in questi casi, in situazioni incagliate da intoppi burocratici: per rendere più efficace la difesa del suolo si utilizzino procedure straordinarie e anche gestioni commissariali che, nel rispetto della trasparenza, assicurino la massima efficienza e tempi certi".
Cappellacci ha inoltre sottolineato la necessità di andare incontro alle imprese: "Occorre intervenire subito sulle politiche fiscali per consentire alle aziende e ai territori di rialzasi e ricominciare a operare. Resteremo vicino ai sindaci anche nelle fasi successive all'emergenza. Mercoledì - ha concluso il presidente - organizzeremo un confronto con i primi cittadini per fare il punto sulle iniziative in corso e programmare le azioni che devono accompagnare le comunità durante tutto il percorso di uscita dall'emergenza"