Botta e risposta ieri tra il deputato Muro Pili e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Oggetto del Question time, le risorse finanziarie promesse e mai arrivate per fronteggiare i danni causati dall’alluvione del novembre dello scorso anno.

Nel corso del suo intervento, Pili è stato deciso e determinato nel chiedere il conto a un governo  lontano dalle esigenze drammatiche di un’Isola ferita da una catastrofe immane, con 19 morti, 2.700 sfollati e danni materiali stimati dalla stessa Presidenza del Consiglio per oltre 700 milioni di euro. Degli stanziamenti promessi, secondo il leader di Unidos, sarebbero giunti a destinazione, cioè utilizzati, soltanto 23,5 milioni di euro, facenti parte di “risorse già impegnate precedentemente per altre alluvioni”.

La risposta del sottosegretario è stata parimenti ferma e puntuale. “I fondi sono stati assegnati, ma non spesi per inerzia degli amministratori della Sardegna. La responsabilità non è certo di questo governo”, ha spiegato Delrio.  Poi, ha aggiunto il rappresentante del Governo, rispondendo all’accusa di Pili di aver trascurato l’emergenza Sardegna a vantaggio di altre Regioni(ha fatto esplicitamente l’esempio dell’Emilia Romagna), “nessuna discriminazione in favore di altri”. Ovviamente, il deputato sardo si è dichiarato del tutto insoddisfatto dalle risposte del sottosegretario.

Ecco, ma cosa resta, nella sostanza, di questo “botta e risposta” alla Camera? L’impressione è quella di un’immagine sterile e deludente delle nostre vicende nazionali e regionali, caratterizzate permanentemente da una cronica inconcludenza. Metterle in luce, le vicende, è doveroso ed è il minimo, rispetto all’incisività che dovrebbero avere le azioni successive alle denunce delle prime anomalie. E allora, chi dice la verità tra le rivendicazioni della Sardegna - messe in evidenza da Pili così come dal Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, seppure con toni diversi,  nel corso della sua ultima conferenza stampa sull’argomento - e la posizione del governo rappresentato dal sottosegretario Delrio?  

Da una parte si dice bianco, dall’altra nero. C’è qualcosa che non va, come sempre. Solo che quando si hanno davanti  agli occhi le immagini funeste di un anno fa, il cittadino deve sapere come stanno le cose, per far sentire la sua voce, se necessario, e per giudicare ed eventualmente punire elettoralmente chi bleffa, passando sul corpo dello stesso cittadino.