La Corte d'appello di Sassari ha ribaltato la sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado dal Tribunale di Tempio Pausania per cinque dei sei morti dell'alluvione che il 18 novembre 2013 sconvolse Olbia con il passaggio del ciclone Cleopatra.

Questa mattina i giudici di appello hanno condannato a 2 anni l'allora sindaco della città gallurese Gianni Giovannelli, a 1 anno e 10 mesi l'ex responsabile della Protezione civile Giuseppe Budroni e a 1 anno e 8 mesi il funzionario comunale Antonello Zanda. Assolta invece la dirigente comunale Gabriella Palermo.

La procuratrice generale Gabriella Pintus aveva chiesto la condanna a 1 anno per Giovannelli e Budroni e l'assoluzione per Palermo e Zanda.

Gli imputati sono stati ritenuti responsabili a vario titolo delle morti di Francesco Mazzoccu e del figlio Enrico, di Patrizia Corona e della figlia Morgana Giagoni, e di Anna Ragnedda. Tutti assolti invece per il decesso di Maria Massa perché "il fatto non sussiste".

Omicidio colposo plurimo e disastro colposo sono i reati per cui questa mattina la Corte d'appello di Sassari ha condannato a vario titolo l'ex sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, l'ex responsabile della Protezione civile comunale, Giuseppe Budroni, il dirigente comunale Antonello Zanda. Agli imputati è stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena.

La Corte ha anche condannato i 3 in solido con il Comune di Olbia, responsabile civile, al pagamento di provvisionali in favore dei familiari delle vittime, da 40 a 100 mila euro, per un totale di 1 milione 240 mila euro, oltre alle spese processuali delle parti civili, in tutto 139 mila euro.

I giudici di secondo grado hanno inoltre ordinato la trasmissione degli atti alla Procura di Sassari ipotizzando il reato di falsa testimonianza nei confronti di due testimoni: il funzionario comunale Giampiero Altamira e il volontario Massimiliano Zippo. Alla Procura di Tempio Pausania invece verranno trasmessi gli atti per valutare la responsabilità penale dell'ex assessora alla Protezione civile di Olbia, Ivana Russo, e dell'ex comandante della Polizia municipale, Gianni Serra.