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Piena adesione della Regione Sardegna all’attivazione del tavolo nazionale che tratterà gli indirizzi in materia di prevenzione rischi e allerta. Lo hanno comunicato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l'assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, impegnata oggi a Roma in sede di Conferenza delle Regioni, davanti al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, insieme al direttore Generale della presidenza Gabriella Massidda.
Tra le altre priorità, la richiesta di sospensione dei termini sino a 6 mesi per adempimenti e versamenti dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali come previsto dall’articolo V Ter della legge 225/92; portare fuori Patto di Stabilità le spese relative sia alla gestione che agli investimenti in materia di dissesto idrogeologico; rivisitazione dei finanziamenti di legge Obiettivo (441) in modo che siano non solo prioritari ma anche finanziati soprattutto in relazione ai comuni maggiormente colpiti dall’alluvione; collaborazione con l’Europa per destinare alla ricostruzione e alle imprese parte delle risorse comunitarie.
“Ho portato il saluto e il ringraziamento del presidente Cappellacci, impegnato sui territori colpiti dall’alluvione, per il grande sostegno e sensibilità e gli attestati di solidarietà che la Sardegna sta avendo da tutte le regioni – ha spiegato l’assessore – abbiamo sottolineato l’urgenza improcrastinabile della riapertura del tavolo per la riscrittura del Patto di Stabilità che ci riguarda anche ai sensi della legge 64/2013 (conversione in legge DL35) anche in funzione della compartecipazione agli obiettivi di Finanza Pubblica.
Abbiamo chiesto che vengano riviste le risorse del Fondo di Sviluppo e Competitività con riferimento particolare ai 5 miliardi da definire entro il prossimo 31 dicembre 2013 in relazione alle risorse da destinare alla Sardegna. Nei confronti dell’Europa – ha proseguito Alessandra Zedda – faremo richiesta di rimodulazione del Fondo FESR al fine di poter intervenire più velocemente e incisivamente sui danni subiti dalle imprese e sui trasferimenti agli enti locali magari con un nuovo Asse dedicato. In accordo con la Protezione Civile Nazionale, inoltre, attiveremo entro 10 settimane il Fondo di Solidarietà Europeo".