Dietro la carriera e il successo dei calciatori c'è sempre un'équipe che, agendo dalle retrovie, permette a questi giovani ragazzi di performare al meglio al fine di poter competere con gli altri campioni. Lo sa bene Massimo Ambrosini, la cui carriera è stata spesso frenata da infortuni che, nonostante i grandi successi, gli hanno precluso di poter raggiungere un livello ancora più alto.

Ma la riconoscenza e la classe del campione non vengono mai meno, anche a distanza di anni. Fra i tanti professionisti che hanno lavorato con l'ex centrocampista del Milan c'è anche Mario Ruggiu, fisioterapista di Bosa. Ieri, l'ex calciatore si è recato proprio nel paese di origine del suo amico per fargli visita, condividendo sui social delle bellissime parole. 

"Avere nel proprio lavoro dei punti di riferimento non solo è decisivo, ma soprattutto per chi ha fatto il mio, di lavoro, (e con i miei problemi fisici) avere la certezza di essere in “buone mani” è fondamentale - scrive. Lui è Mario Ruggiu. Per 20 anni di carriera è stata la spalla sulla quale mi sono appoggiato (ahimè diverse volte) e grazie alla quale sono sempre ripartito. Lo ha fatto non solo con le sue qualità pratiche ma anche con un paio di ingredienti essenziali: l’amore e la passione per il suo lavoro".

E conclude così il suo bel pensiero: "È stato una costante della mia vita calcistica e non… ed è stato un esempio di come la perseveranza, la determinazione, la dedizione per la professione, e la cultura della fatica siano anche e soprattutto uno stile di vita. Oggi sono venuto a trovarlo nella sua amata terra… ed è stato un piacere enorme. Auguro a tutti voi di trovare nella vostra vita un Mario Ruggiu".