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Oltre 32 milioni, con 93 interventi, per liberare l’amianto negli edifici.
“L’intervento più importante, oltre 16 milioni, è per le scuole, per la sicurezza dei nostri ragazzi”, ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, presentando stamane alla stampa, insieme all’assessore all’Ambiente Gianni Lampis, il piano della Regione per eliminare l’amianto dagli edifici pubblici.
“È un tema che ci sta particolarmente a cuore - ha sottolineato il governatore -. Questo intervento, ha proseguito, ci consente di avviare immediatamente i lavori per un progetto generale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall'amianto”.
Il Ministero della Transizione Ecologica prevede, nell'ambito del Piano Operativo Nazionale “Ambiente” FSC 2014/2020, risorse finanziarie per complessivi euro 385.644.218,00 per interventi di rimozione e smaltimento dell'amianto dagli edifici pubblici, in particolare dagli edifici scolastici e ospedalieri.
“La Sardegna – ha precisato il Presidente - riesce ad ottenere circa il 10% dello stanziamento totale: 35 milioni, 32 dei quali subito impegnati, mentre il restante sarà utilizzato a breve con nuovi interventi in via di predisposizione”.
Nel Piano sono individuati i soggetti beneficiari, le relative regole di trasferimento delle risorse, le modalità di individuazione degli interventi, la governance e le modalità operative per l'attuazione ed il monitoraggio degli interventi.
Il Piano è stato elaborato dall’assessorato all’Ambiente di concerto con gli assessori alla Sanità, alla Pubblica Istruzione ed Enti Locali.
“Si tratta di 93 interventi per un totale di euro 32.167.857,94 - ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis -. Opereremo in scuole, ospedali, Enti locali territoriali, edifici pubblici della Regione, Agenzie, Consorzi industriali e Consorzi di bonifica (con particolare attenzione all’eliminazione delle tubature dove è ancora presente amianto), aziende a partecipazione pubblica.
“La bonifica da amianto ha rappresentato per il mio assessorato un momento decisivo e qualificante - ha continuato l’assessore. Altri interventi, oltre a quelli illustrati oggi, saranno programmati in altri ambiti pubblici, come le Università. Abbiamo lavorato per 18 mesi, ha concluso l’assessore, in perfetta sintonia con tutti gli enti pubblici coinvolti, consapevoli dell’enorme importanza, per la salute pubblica, di un intervento simile, atteso da troppi anni”.