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Più autonomia per la struttura locale di Anas, maggiore capacità decisionale e nuova forza lavoro sono le richieste dell’Assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ai vertici Anas nazionali e ribadite, nei giorni scorsi, dopo l’incontro con i rappresentanti sindacali dei lavoratori Anas, preoccupati per i "buchi in organico" causati dalla mancanza di turn over e acuiti dai pensionamenti di “quota 100”.
L’Assessore ha nuovamente chiesto maggiore attenzione per l’Isola attraverso il potenziamento “in maniera significativa” del compartimento Sardegna sia attraverso nuove assunzioni di personale, sia con una maggiore autonomia nella progettazione, gestione degli appalti ed esecuzione delle opere.
“Chiediamo ad Anas il rafforzamento dell’organico e maggiore autonomia alla struttura su qualsiasi procedura, compresa la gestione degli appalti e delle selezioni per le nuove assunzioni, che auspico vengano attivate entro l’estate del 2020. È impensabile che un giovane sardo per partecipare a una selezione debba sostenere costi di trasporto e spesso anche spese per l'alloggio, in spregio a qualsiasi condizione di equità e giustizia rispetto agli abitanti delle altre regioni d’Italia: è anche questo un effetto perverso della condizione di insularità. Condizione – queste le sue parole – che si riflette in maniera ancora più evidente nel gap infrastrutturale che caratterizza la nostra regione, causa di un evidente mancato sviluppo che paghiamo in termini di collegamenti interni, trasporto di persone e merci e soprattutto in termini di sicurezza stradale”.