Il caso è ufficialmente scoppiato nei giorni scorsi dopo l’intervento dell’avvocato Gianfranco Piscitelli, il quale aveva fatto emergere una situazione abbastanza insolita: Abbanoa, invia le notifiche cartacee per il ritiro delle bollette dell’acqua non pagate agli utenti morosi attraverso un “canale” di spedizione e ritiro abbastanza insolito.

Gli avvisi di pagamento si ritirano infatti presso alcuni bar, pizzerie ‘accreditate’ dall’Ente gestore con tanto di imbarazzo degli utenti morosi: “Una vicenda reale e surreale – racconta una donna 35enne, libera professionista, di Cagliari - ricevo un avviso per ritirare una raccomandata da una società PINCO PALLO sas che mi dice di andare a ritirare la comunicazione in una pizzeria di Cagliari … cosa che ovviamente mi suona strana. Una raccomandata in una pizzeria?
Ebbene, dopo la ricerca di questa pizzeria – racconta la donna - apprendo che la comunicazione riguarda Abbanoa. Una società che gestisce un bene primario ed essenziale per la collettività si avvale di un servizio di posta privata a dir poco sconosciuto e sicuramente poco strutturato ...con un unico sportello in una pizzeria di Is Mirrionis? Io ho dovuto ricercarla, come faranno i tanti cittadini anziani che stanno ricevendo la stessa comunicazione?
E poi per cosa? Abbanoa chiede il pagamento di una bolletta già pagata. I cittadini, insomma, devono sobbarcarsi i disservizi della società : disservizi nella cattiva gestione dei pagamenti e nella cattiva gestione del recapito dei solleciti di pagamenti. Senza parole…anzi ne avrei tante…ma sono una signora”.

L'avvocato

“A mio avviso si tratta di una grave violazione della privacy e dell’immagine dei cittadini - dice l'avvocato Gianfranco Piscitelli - che così si vedono pubblicamente indicati come cattivi pagatori. Pretendere che la gente si rechi presso esercizi pubblici a ritirare “il marchio della sua inadempienza” è inammissibile. E’ opportuno che chiunque si senta leso da tale modus operandi adottato da Abbanoa, invii una segnalazione al Garante per la Privacy per lesione della propria riservatezza, esponendo semplicemente l’accaduto, con fotocopia del bigliettino trovato, con raccomandata A/R indirizzata a: Garante per la protezione dei dati personali, Piazza Venezia, 11 - 00187 Roma o con messaggio di posta elettronica certificata indirizzata a: protocollo@pec.gpdp.it - Tale dritto di ogni cittadino è garantito dall’art. 144 del nuovo codice Privacy – D.lgs 196/2003 aggiornato al D.Lgs. 101/2018 che recita così: “ Segnalazioni 

1. Chiunque può rivolgere una segnalazione che il Garante può valutare anche ai fini dell’emanazione dei provvedimenti di cui all’articolo 58 del Regolamento. 

2. I provvedimenti del Garante di cui all’articolo 58 del Regolamento possono essere adottati anche d’ufficio “.