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Il personale del gruppo “Falchi”, coordinato dal dottor Roberto Pititto, si è recato al civico 5 di via Seruci, luogo notoriamente frequentato da tossicodipendenti per l’acquisto di sostanze stupefacenti, per eseguire un controllo nelle scale condominiali.
In questa circostanza veniva notata la presenza sospetta di un uomo, presumibile acquirente di stupefacenti, il quale veniva pedinato sino all’ingresso di un’abitazione. Lo stesso, incurante della presenza degli investigatori, bussava con 4 tocchi alla porta dell’abitazione ove risiede il pregiudicato Marco Mura, nato a Cagliari classe 1956, (nella foto in alto), che apriva dopo pochi istanti; nella circostanza si notava chiaramente che il proprietario dell’abitazione, come precauzione, aveva bloccato la porta dall’interno sia dal chiavistello del limitatore di apertura, che da una grossa catena trasversale in modo da lasciare un’apertura dal battente di circa 10 centimetri e consentire la vendita dello stupefacente e nello stesso tempo impedire improvvisi accessi all’abitazione da parte delle Forze dell’Ordine.
In tale frangente l’uomo chiedeva al suo interlocutore cosa volesse e questi rispondeva di voler una busta di “roba”. A seguito di detta richiesta il Mura riceveva una banconota da 10 euro chiudendo immediatamente la porta, per poi riaprirla pochi istanti dopo e consegnare all’acquirente una bustina di colore celeste. Il fruitore dello stupefacente dopo breve veniva fermato e consegnava una bustina contenente “eroina”, avente un peso di grammi 0,080.
Immediatamente gli investigatori bussavano alla porta dell’abitazione e dopo circa un minuto Marco Mura apriva la porta permettendo di fare ingresso nel suo appartamento. Stante la flagranza, veniva eseguito un controllo approfondito dell’appartamento di Mura che consentiva di rinvenire la somma totale di euro 1.020 euro suddivisa in varie banconote e, all’interno di un cassetto dei un carrellino posto in cucina, veniva anche rinvenuto un bilancino di precisione.
Il pregiudicato veniva condotto in stato di arresto presso la sua abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza per direttissima.