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Andrea Mura era stato candidato per fare il Parlamentare della Repubblica italiana col Movimento 5 Stelle, quindi a patto di seguire delle regole precise: taglio stipendio e impegno costante in Parlamento. Con altre forze politiche si possono fare intere carriere politiche non andando in Parlamento, ma non col Movimento 5 Stelle. Da noi resta solo chi segue le regole. Per chi vuole solo una poltrona non c'è spazio.
Lo afferma in queste frasi l’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu, lo conferma poi anche il capogruppo dei Pentastellati alla Camera, Francesco D’Uva: “Ogni singolo parlamentare del Movimento 5 Stelle – scrive D’Uva - ha il dovere di rappresentare esclusivamente le istanze dei cittadini. Ogni singolo portavoce del Movimento 5 Stelle deve svolgere il proprio incarico dando priorità solamente agli 11 milioni di italiani che lo scorso 4 marzo hanno votato per il Movimento. Per tale motivo non è tollerabile l’atteggiamento del deputato Andrea Mura che con il 96,8% di assenze in parlamento ha dimostrato irresponsabilità e menefreghismo, mancando di rispetto agli italiani che hanno dato fiducia al Movimento e a tutti i suoi colleghi che non hanno mai smesso di lavorare in Parlamento. Per tale motivo, senza alcuna esitazione, Andrea Mura è stato espulso dal Gruppo Parlamentare del Movimento 5 Stelle. Un portavoce del Movimento 5 Stelle – aggiunge il deputato Francesco D’Uva - è chiamato a svolgere la propria attività sia sul territorio, tra la gente, che tra i banchi del Parlamento, dove da anni portiamo avanti tutte le nostre battaglie a favore dei cittadini. Non è accettabile che un portavoce del Movimento 5 Stelle pensi di poter svolgere la propria attività politica da una barca o da casa sua, snobbando l’aula di Montecitorio. Ci sono delle regole, condivise da tutti, che devono essere seguite con correttezza. Chi non rispetta le regole non può far parte del Movimento”