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Erano pronti per essere assunti nelle varie sedi i 105 anestesisti, tra specializzati e specializzandi, ritenuti idonei dopo aver superato il concorso regionale bandito prima che venisse sciolta l’ATS.
Ma la Regione Sardegna ha bloccato la graduatoria di assunzione a livello regionale proprio in un momento di grande carenza internazionale di questa categoria, con liste operatorie bloccate e personale che riesce a coprire le urgenze a malapena.
La brutta notizia per gli anestesisti, che erano addirittura già assegnati alle rispettive sedi, è stata emanata ieri attraverso una nota dall’Assessorato alla Sanità.
Questo blocco è dovuto al cambiamento di azienda da ATS alle diverse ASL provinciali che, secondo Francesca Marras, rappresentante sindacale aziendale dell’AAROI EMAC, Medici Anestesisti Rianimatori Emergenza e Area Critica della ASL di Cagliari: “non è stato gestito bene, in quanto ai prevedibili problemi tecnici dovuti alla riforma sarebbe stato necessario porre rimedio da subito. Speriamo in rapide risposte dalla Regione per garantire la migliore assistenza ai nostri pazienti, che rimangono la nostra priorità”.
La nota dell’Assessorato alla Sanità dice che “tra la data di comunicazione dei fabbisogni aziendali e quella di approvazione della graduatoria concorsuale è intervenuta la riforma dell'assetto istituzionale del SSR che ha soppresso ATS Sardegna e costituito 8 nuove ASL. A tal proposito, risulta agli atti che le nuove ASL, a seguito della richiesta dell'azienda capofila di comunicare le sedi di destinazione dei vincitori del concorso, abbiano comunicato un numero di posti complessivi pari a 80, misura eccedente il numero di 50 posti precedentemente richiesto da ATS e utilizzato per la quantificazione dei 75 posti mesi a bando. Tale comunicazione delle sedi in eccesso da parte delle ASL ha comportato un'offerta di 105 posti disponibili a fronte di 75 candidati vincitori.
La procedura di comunicazione ai candidati delle sedi disponibili come sopra descritta non risulta conforme agli indirizzi approvati dalla Giunta regionale con la sopra richiamata DGR n. 37/18 del 19.09.2019, la quale prevede che venga offerto un numero di sedi pari ai posti messi a bando. Pertanto, le 8 ASL dovranno riformulare la comunicazione delle sedi offerte assicurando che il numero aggregato corrisponda ai 50 posti richiesti dalla cessata ATS Sardegna. Tale riformulazione, considerando i posti richiesti dall'ARNAS e dalle AOU, ricondurrà il numero complessivo di sedi al numero di 75 posti banditi. Eventuali ulteriori fabbisogni delle ASL e delle altre Aziende, eccedenti il numero di 75 vincitori, potranno essere soddisfatti in una seconda fase attraverso la chiamata degli idonei in graduatoria”.
Tutto in discussione quindi, tanti anestesisti che ieri hanno visto improvvisamente svanire dinnanzi i loro occhi la possibilità di un’assunzione, sono stati catapultati fuori dai giochi regionali, con la flebile speranza che “verranno richiamati in seguito”. E questo mentre la sanità sarda si trova in un momento allarmante e la carenza di anestesisti a livello internazionale pesa non poco.
“Un rallentamento nelle assunzioni e nello scorrimento della graduatoria causerà ulteriore ritardo nell’enorme carenza di personale specializzato. Ciò significa un rallentamento nel recupero delle liste d’attesa operatorie e una mancata copertura dal punta di vista dell’emergenza e urgenza nel grande bacino d’utenza della ASL di Cagliari, che copre come sappiamo anche Isili e Muravera” conclude Francesca Marras.