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Una fortissima amicizia, o meglio un magnifico rapporto fraterno, che durava da quasi 40 anni, quello tra Anna Kanakis, attrice ed ex modella, deceduta ieri, 21 novembre, a 61 anni, e Biagio Arixi, scrittore e poeta originario di Villasor.
L’autore di numerose raccolte poetiche, di romanzi e racconti per ragazzi è stato raggiunto da Sardegna Live per raccontare del suo rapporto con Anna Kanakis, e nonostante il triste momento e il lutto che l’ha lasciato senza parole, si è mostrato orgoglioso di parlarne e di dar voce a un’infinità di ricordi e aneddoti, molti dei quali della vita quotidiana, che ci hanno scaldato il cuore.
“Ho sempre considerato Anna mia sorella, lei è una delle amicizie più durature che ho a Roma – ci dice con la voce che trema dall’emozione e gli occhi che brillano – Ci siamo conosciuti tra l'84 e l'85 e abbiamo iniziato a frequentarci nei primi anni ‘90, quando io mi trasferii a Roma ed eravamo vicini di casa in via Del Corso”.
Una serie di ricordi dolcissimi e pieni di tenerezza si fanno strada tra la mente di Biagio, ricordi a cui lui dà voce attraverso un tono a metà tra la tristezza e la gioia, ripensando a bei momenti di vita vissuta che rimarranno per sempre nel suo cuore.
“Eravamo entrambi del segno dell’Acquario, avevamo lo stesso carattere, forse per questo eravamo molto affini - ci racconta -. Anna era speciale, una persona bellissima dentro e fuori, dotata di una forza fuori dal comune. Era amica e sorella, ma anche una musa, per questo diverse volte è stata una lettrice delle mie poesie in pubblico in diverse città d’Italia, lei ispirava me e io ho ispirato lei tanto che mi diceva spesso che le avevo donato il seme della scrittura, e questo mi rendeva orgoglioso”.
Proprio a uno di quei viaggi appartiene un aneddoto che è stato un segreto tra Anna e Biagio: “Nel 97, durante un momento di relax in occasione di una presentazione, mi confidò di essere preoccupata in merito alla salute per qualche avvisaglia. Dopo che fece tutti gli accertamenti, mi disse che aveva un tumore al seno”.
Da lì, un periodo in cui la forza d’animo della Kanakis fu a mille, non disse pubblicamente che si stava curando, ma partecipava ad ogni manifestazione contro il tumore al seno.
“Nonostante tutto non ha mai perso al sua bellezza, la sua grazia, la sua voglia di vivere – racconta Biagio - Mi chiese di pregare per lei, così feci un voto a Padre Pio per guarirla, e dopo qualche tempo mi diede la bellissima notizia della guarigione, fui felicissimo”.
Così Anna Kanakis riprese la propria vita, mantenendo un fitto rapporto con Biagio: “Ci sentivamo tutti i giorni - disse - conoscevo bene anche la sua mamma, Cettina. Faceva un pollo al limone squisito e sapeva mi piacesse molto, così lo preparava spesso quando andavo da loro a pranzo o a cena”, racconta lo scrittore.
“Per una cena di Capodanno, preparai io per loro e gli ospiti il baccalà alla romana – continua sorridendo – Anna mi chiamò e disse: ‘Il tuo piatto è stato pettinato!’. Un rapporto così, fatto di piccole cose, di dolcezze e sono questi i ricordi più profondi, al di fuori della vita mondana e dei riflettori. Come quella volta che dimenticò da me un suo libretto pieno di scarabocchi”.
Poi Biagio Arixi si incupisce: “Da circa 4 mesi non rispondeva più ai miei messaggi, io non volevo disturbarla, rispettavo la sua privacy, però ero sempre più preoccupato. Ieri ho ricevuto come una bomba la notizia della sua morte – fa una pausa – Non me l’aspettavo proprio, anche se avevo un brutto presentimento. Resteranno nel mio cuore i ricordi di quasi 40 anni e spero riposi in pace perché era davvero una grande persona”, conclude con gli occhi lucidi.