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Antonio Albanese e Riccardo Milani, il rapporto con l’arte che produce bellezza, il cinema che si ama, la stessa visione di un mondo riflesso attraverso sensibilità e talenti che comunicano e si amalgamano.
Cagliari ieri, come oggi Sassari, segna la tappa di un nuovo progetto che li riunisce ancora una volta: ‘Bravi Ragazzi’, presentato e preceduto dal saluto dell’attore e del regista al Cinema Odissea e al Notorius del capoluogo sardo, è ispirato ad una storia vera e di riscatto che tra lacrime e risate invita a riflettere, coinvolge, mette a nudo tematiche attuali.
Albanese veste i panni di un attore che accetta di attivare un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario, confrontandosi con un gruppo di detenuti, con i loro caratteri e le loro storie, con i tempi, le attese e i travagli che scandiscono il passare lento di giornate che cominciano ad assumere nuovi orizzonti, con sviluppi inaspettati dell’intreccio che accompagna il racconto.
Per tutto il pomeriggio e fino a sera inoltrata Albanese e Milani hanno incontrato il pubblico che nello spazio intimo e poetico del Cinema Odissea di Viale Trieste li ha ritratti affabili, disponibili e anche emozionati per il film la programmazione da soli due giorni in tutte le sale d’Italia.
‘Non potevamo non partire che da Cagliari - rivela il regista - la città che insieme alla regione ha dato luce a ‘Rombo di Tuono’, alla storia del calciatore più amato di sempre’.
‘Sono stato a casa di Gigi Riva, ero lì fino a pochi minuti fa - racconta Antonio Albanese - e sono emozionato come un bambino. È stato bellissimo incontrarlo, conoscerlo: è un sogno che si realizza’.
Alla sala che applaude anche al termine della proiezione, gremita di persone con gli occhi lucidi e il sorriso stampato sul viso, il protagonista di ‘Qualunquemente’ si rivolge con un saluto che lui stesso definisce armonioso, bello e musicale: ‘A si biri’.