E’stato condannato a 8 anni di reclusione e al pagamento di una multa di 1800 euro, Marian Mula, 26 anni di Santa Maria Navarrese, accusato dei reati di rapina aggrava in concorso, di sequestro di persona e di porto abusivo d’armi (per quest’ultimo reato vi è stata assoluzione, verosimilmente perché non è stato possibile sciogliere il dubbio che potessero essere state usate armi finte).

I fatti risalgono al 27 luglio 2014 a Bari Sardo. Secondo quanto riferito dagli investigatori, Mula, unitamente a Girolamo Cangialosi, Andrea Melis e al minore A.U., aveva fatto irruzione in una casa privata dove abitavano tre anziani, un uomo e due donne, che erano stati picchiati, immobilizzati e costretti, sotto la minaccia di armi, a consegnare le chiavi dell’armadio blindato dove erano custoditi monili, carnet di assegni e denaro in contanti, circa 9.000 euro.

Le persone offese, con i polsi ancora legati e la bocca fasciata con nastro adesivo, erano state rinchiuse all’interno di una stanza da letto.

Le complesse e accurate indagini svolte con zelo dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lanusei, unitamente a quelli della Stazione dei Bari Sardo, come da loro spiegato, hanno permesso di identificare gli autori della rapina e di provare la loro responsabilità, ormai giudizialmente accertate per quanto riguarda Mula, mentre per gli altri si dovrà attendere l’esito del dibattimento.

Le articolate indagini tecniche sviluppate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Lanusei nei confronti del Marian Mula avrebbero consentivano inoltre di fornire determinanti indicazioni che hanno permesso ai Carabinieri del Comando Provinciale di Modena e agli agenti della Questura di Modena di trarre in arresto nella flagranza di reato il condannato che, il 30 maggio 2015, alle ore 14.00, unitamente a un’altra persona, aveva consumato una ulteriore rapina a mano armata in una farmacia.

Le dichiarazioni rese dagli arrestati in quella occasione avrebbero permesso di scoprire le dinamiche e gli autori di altre due rapine delle quali una eseguita il 19 settembre 2014 sempre presso la stessa farmacia e una eseguita l’11 marzo 2015 presso l’esercizio commerciale denominato “forno caffetteria” a Modena. 

La condanna nei confronti del giovane è arrivata il 28 marzo scorso dal Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Lanusei.