Trentatré nuovi esperti nell'emergenza intraospedaliera, con l'utilizzo delle tecniche di base e avanzate di rianimazione cardio-polmonare sono stati formati nei giorni scorsi dall’Aou di Sassari nell’ambito del primo progetto di “Organizzazione dell'emergenza ospedaliera”.

Nello specifico 9 hanno acquisito il titolo di formatore nelle tecniche base (Bls) e avanzate (Acls) mentre 24 hanno ricevuto la doppia qualifica di 'provider' (esecutore certificato in basic life support e advanced life support).

«Con questo primo nucleo di nove istruttori – ha sottolineato il direttore del dipartimento di Emergenza Pier Paolo Terragni – puntiamo a rendere autonoma l'azienda dal punto di vista della formazione in questo campo. L'obiettivo è arrivare a creare un team di intervento rapido, con il quale il personale dei reparti possa collaborare efficacemente».

All’interno dell’Azienda è già presente una squadra per le emergenze intraospedaliere, gestita da anestesisti, in grado di intervenire in breve tempo dalla chiamata.

«Crediamo molto nei nostri professionisti – ha aggiunto il direttore generale dell'Aou Antonio D'Urso – e investiamo su di loro per miglioare le loro capacità e far crescere la nostra azienda».

Al percorso di formazione, realizzato dall'Itc di Parma, ha partecipato un gruppo integrato formato da personale dell'Anestesia e rianimazione, della Cardiologia e da alcuni infermieri dell'area critica e della Medicina d'urgenza.

«Siamo convinti che questa attività di formazione – ha rimarcato il direttore sanitario dell'Aou Nicolò Orrù – garantirà capillarmente, a tutto il personale aziendale, un'adeguata preparazione nelle tecniche di rianimazione cardio-polmonare di base e avanzate».

Il corso è durato due settimane, ha interessato anche la Cardiologia interventistica dove, in una sala per la simulazione avanzata attrezzata con manichini, defibrillatori e tecnologie d'avanguardia, è stato possibile formare gli operatori. «C'è stata una vera e propria integrazione tra ospedale e Università – precisa Guido Parodi (direttore della struttura di Emodinamica e Cardiologia interventistica e della scuola di specializzazione in Cardiologia) – perché l'ateneo di Sassari ha messo a disposizione il materiale per le simulazioni».

Il prossimo obiettivo sarà quello della formazione interna, con i neo istruttori che formeranno personale in grado di operare con le tecniche base e avanzate di rianimazione cardio-polmonare.