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Sono quasi 18 i milioni di euro che il Governo, grazie alla Legge numero 145 del 30 dicembre 2018 ha messo a disposizione di 361 comuni della Sardegna, con meno di 20mila abitanti, da investire sulla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e del patrimonio comunale.
«Poter avere tra 100 e 40mila euro per investimenti in opere pubbliche di manutenzione – ha dichiarato Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – è una importante opportunità per la maggior parte dei Sindaci della nostra regione anche per animare l’economia edile artigiana del loro territorio”. “La legge 145 è, infatti, tra le novità che consideriamo positive della legge di Bilancio e da oggi avviamo una massiccia azione di sensibilizzazione da un lato verso i primi cittadini, che contatteremo, e verso i nostri associati edili, per descrivere l’occasione. È indubbio – ha concluso Meloni –anche alla luce della modifica del Codice degli Appalti (comma 912 della L. 145 del 2018) che prevede l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto dai 40.000 ai 150.000 euro, che la ripartizione tra i Comuni di queste prime risorse destinate agli investimenti potrebbe avere un impatto positivo sulla partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti relativi alle piccole opere pubbliche».
A 15 comuni sardi andranno 100mila euro ciascuno per un totale di 1milione e mezzo di euro, altri 58 riceveranno 70mila euro per un totale di 4milioni, a 78 comuni arriveranno 50mila euro per un totale di quasi 4 milioni mentre i restanti 210 riceveranno 40mila euro per un monte investimenti di 8milioni e 400mila euro.
I contributi destinati ai Comuni saranno erogati ai beneficiari, in ragione del 50% previa verifica dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori e del restante 50% dopo la trasmissione del certificato di collaudo al Ministero dell’Interno.
I lavori dovranno iniziare entro il 15 maggio 2019 e, in caso di mancato rispetto del termine dell’inizio dell’esecuzione dei lavori o in caso di utilizzo parziale dei contributi, le risorse assegnate verranno revocate, in tutto o in parte, entro il 15 giugno 2019 da parte del Ministero dell’Interno e redistribuite agli altri Comuni, che dovranno avviare i lavori entro il successivo 15 ottobre.
Per accedere alle risorse i Comuni devono proporre investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già indicati nei piani triennali e i contributi sono diversificati in base al numero degli abitanti: 40.000 euro per i Comuni fino a 2mila abitanti, 50mila euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 2.001 e 5mila abitanti, 70mila euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 5.001 e 10mila abitanti, 100mila euro ai Comuni con popolazione tra 10.001 e 20mila abitanti.