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Il cuore del secondo atto dell'inchiesta denominata "La Squadra" per la quale questa mattina la Guardia di Finanza di Oristano, in collaborazione con i carabinieri di Tonara, ha eseguito tre ordini di custodia cautelare in carcere e 13 ai domiciliari sono gli appalti dei lotti 3 e 8 della Sassari-Olbia per un importo complessivo di 128 milioni di euro.
Per il sostituto procuratore di Oristano, Armando Mammone, titolare dell'inchiesta, gli appalti erano pilotati e per pilotare appalti di questa portata era indispensabile l'intervento di politici e funzionari di alto livello in grado di adoperarsi con successo per far nominare commissari di gara malleabili e di determinare l'esito della gara.
L'obiettivo era l'affidamento di lavori e incarichi per milioni di euro alle persone e alle imprese indicate da quello che viene definito il "capo" della Squadra, cioè l'ingegnere di Desulo, Salvatore Pinna, finito nella prima fase dell'inchiesta nota come "sindacopoli".