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Un frame tratto da un video fornito dalla Guardia di Finanza mostra le riprese nascoste effettuate nel corso dell'indagine sugli appalti truccati, Oristano, 28 Aprile 2015. In particolare, le gare bandite in diversi centri dell'Isola sarebbero state condizionate da una sorta di 'cupola' che pilotava gli incarichi in modo da accontentare gli amici: professionisti e societ‡ di progettazione, ingegneria e consulenza tecnica, operanti in tutta la Sardegna per la realizzazione di opere pubbliche. ANSA/ US/ GUARDIA DI FINANZA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING; NO TV +++
Il terzo finito in carcere, assieme ai due esponenti di Forza Italia, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Oristano su presunti appalti pilotati è Salvatore Paolo Pinna, 62 anni, ingegnere di Desulo, rappresentante della società Essepi engineering srl di Nuoro, già arrestato ad aprile dello scorso anno perché considerato una delle menti del sistema di affari e tangenti che caratterizza l'inchiesta.
Pinna era stato rimesso in libertà dopo un periodo di detenzione e ora è stato raggiunto dal nuovo provvedimento richiesto dalla Procura di Oristano nell'ambito del capitolo dell'inchiesta apertosi stamane all'alba con un blitz della Guardia di finanza di Oristano e dei carabinieri di Tonara che ha coinvolto anche il vicepresidente del consiglio regionale della Sardegna Antonello Peru, originario di Sorso e l'ex consigliere regionale Angelo Stochino.
Secondo il filone dell'inchiesta apertosi oggi Salvatore Paolo Pinna avrebbe svolto l’attività di intermediazione tra politici e funzionari pubblici, ricorrendo anche a tangenti mascherate da consulenze, incarichi professionali (anche per interposta persona), contributi elettorali.
In cambio l'ingegnere originario Nuoro avrebbe ottenuto la gestione in prima persona di una cospicua fetta di finanziamenti pubblici erogati sia dalla Regione Sardegna che dallo Stato. In sostanza alle imprese veniva richiesto il pagamento di tangenti per ottenere lavori e parte di questi proventi veniva girato a politici e funzionari pubblici compiacenti.