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In un solo pomeriggio e nel giro di un quarto d’ora, il 18 luglio 2021, aveva appiccato cinque incendi che in pochi minuti avevano circondato l'abitato di Milis, nell'Oristanese, con fumo e fiamme. Ora, a distanza di due anni, è arrivata la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Oristano che ha riconosciuto colpevole un 65enne di Milis, condannandolo a tre anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e dei danni in favore delle parti civili nonché dichiarandolo interdetto dai pubblici uffici per cinque anni.
Lo rende noto il Corpo Forestale della Regione Sardegna. "La sua colpevolezza è stata riconosciuta sulla base delle numerose prove raccolte a suo carico in mesi di scrupolosa attività investigativa condotta dal nucleo investigativo del Corpo Forestale dell'ispettorato di Oristano, sotto la direzione del sostituto procuratore che ha coordinato le indagini, e della Stazione Forestale di Seneghe, che aveva diretto le operazioni di spegnimento", fanno sapere dalla Forestale.
Le fiamme che lambivano il paese avevano richiesto un forte dispiegamento di uomini e mezzi (una cinquantina gli uomini coinvolti tra personale del Corpo Forestale, operai di Forestas, numerose compagnie barracellari della zona e alcune squadre di volontari e Vigili del fuoco, con l'uso di una quindicina di mezzi a terra tra autobotti e pick-up); quattro gli elicotteri dell'apparato Antincendio regionale del Corpo Forestale intervenuti, che per domare le fiamme hanno lavorato per oltre due ore, effettuando 85 lanci d'acqua per abbassare le fiamme e consentire l'intervento in sicurezza del personale a terra.