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«Una operazione importante, quella di ricordare il sacrificio dei fanti nella Grande Guerra e soprattutto il ricordare nel modo in cui gli studenti sardi hanno proposto, senza falsa retorica, senza momenti inutili. Un progetto che ha colpito tutti perché è stata una cosa viva, sentita, interpretata da ragazzi particolarmente calati nella parte, capaci di esprimere voci emozionate. Se la Scuola tutta riuscisse a insegnare la storia a questo modo, si catturerebbe di certo l’attenzione degli studenti».
È con le parole della Professoressa Annamaria Squarcini (docente di italiano e storia dell’Istituto di Istruzione Superiore Buontalenti, Cappellini, Orlando), rilasciate al termine della rappresentazione, La Disfatta e la Riscossa, che viene sancito, ancora una volta, il successo del nuovo progetto della Pro loco di Cossoine sui fatti della Prima Guerra Mondiale, presentato in occasione del centenario 1917-2017.
Gremita l’aula magna dell’istituto tanto che molte le persone sono rimaste in piedi. La platea, equilibrata fra ospiti e studenti, è stata coinvolta nel documentario-racconto e ha tributato numerosi applausi per tutto il corso dello spettacolo. Gli studenti locali, in particolare, si sono ritrovati immediatamente immersi nella storia e, quasi senza accorgersene, sono stati catturati dalle immagini, dai suoni dei teatri di guerra, dalle vicende raccontate con un linguaggio a loro vicino.
Soddisfazione anche fra i partner dell’iniziativa, in particolare Antonio e Gianni Deias, presidenti, rispettivamente, dei Circoli dei Sardi “Quattro Mori” di Livorno e “Grazia Deledda” di Pisa. Il primo, già a conoscenza del precedente lavoro nell’occasione dell’incontro di Pisa, si è detto certo che “La Disfatta e la Riscossa” sarebbe stato di altrettanto pregio. Grazie a questa “referenza”, l’Associazione “Quattro Mori” non ha avuto alcuna titubanza a presentarlo agli studenti, addirittura senza averlo precedentemente visionato, con un risultato ampiamente positivo che premia il lavoro intrapreso dai ragazzi di Piero Foddanu.
Gianni Deias ha, invece, posto l’accento sull’efficacia del messaggio che la Pro Loco ha voluto trasmettere, considerati i recenti venti di guerra. A suo modo di vedere, il progetto dovrebbe essere divulgato in modo particolare nelle scuole, affinché si possa avviare una riflessione sulla storia che ci ha preceduto.
Le conclusioni sono state affidate alla professoressa Squarcini, la quale si è detta interessata a proporre il progetto ai propri studenti, all’interno della tesina d’esame.