Confartigianato Imprese Sardegna ha voluto esprimere la sua soddisfazione per il ripristino degli incentivi alle imprese artigiane che assumono apprendisti.

“Da parte dell’Assessore Gianni Chessa c’è stata una grande attenzione sia verso il settore artigiano, sia per risolvere questo problema – questo il commento di Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – attenzione che si è concretizzata nello sblocco di una situazione che perdurava ormai da 7 anni”.

“La Politica deve creare un contesto nel quale le imprese artigiane che investono sui più giovani, assumendoli con contratti genuini e a forte componente formativa – continua Matzutzi – possano vedere premiati ed incentivati tali comportamenti virtuosi”. “Per questo l’obiettivo, adesso e nel futuro – sottolinea il Presidente – dovrà essere di rendere lo strumento dell’Apprendistato più appetibile dal punto di vista del costo del lavoro a carico dell’impresa, soprattutto al termine del percorso laddove ci fosse l’assorbimento del giovane in azienda. Un processo di generale potenziamento dell’Apprendistato, che non può prescindere dalla valorizzazione del ruolo del maestro artigiano, l’unico in grado di trasferire al giovane le conoscenze e competenze utili per una corretta qualificazione professionale”.

Secondo l’Associazione artigiana, negli ultimi 12 mesi, sono solo 2mila 427 i giovani sardi che sono entrati nel mondo del lavoro con questo particolare contratto.

Un’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna (dati Inps), quest’anno nell’Isola si sono contate solo 3,7 nuove assunzioni con l’apprendistato ogni 100 nuovi rapporti under 30 attivati. Lo scorso anno furono 6,7 su 100.

“In Sardegna, continuiamo a ripeterlo, bisogna ripartire dal contratto di Apprendistato per preparare i giovani ad entrare nel mercato del lavoro – ha concluso Matzutzi – è necessario continuare a valorizzare la “palestra” dell’Apprendistato, nella quale i giovani studiano e lavorano, anche per soddisfare le esigenze di un mondo che richiede competenze tecniche evolute imposte anche dalla sempre più pervasiva rivoluzione digitale. Questo contratto continua a giocare un importante ruolo di sostegno all’occupazione dei giovani confermandosi strumento capace di offrire opportunità di lavoro alle nuove generazioni”.