Il museo della Tonnara, Mut, è pronto per essere aperto al pubblico. Dopo due anni di lavori serrati, un investimento di due milioni di euro per il restauro dell'ex edificio Alpi (azienda lavorazione produzione ittica) e 200 mila euro per gli arredi, sabato 18 giugno alle 18,30, il museo sulla strada panoramica si svelerà con tutto il suo fascino e il carico di storia. E sabato sarà anche l'occasione per presentare le numerose iniziative in programma nel nuovo museo.

A illustrare le novità sarà il sindaco di Stintino Antonio Diana, assieme al direttore e alla curatrice del Mut, rispettivamente Salvatore Rubino e Esmeralda Ughi, quindi a Sabina Maddau dell'associazione “Il Tempo della Memoria”. Per l'occasione saranno presenti il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il rettore dell'Università di Sassari Massimo Carpinelli e Gabriella Gasperetti della Soprintendenza archeologia della Sardegna. Il battesimo istituzionale con il presidente delle Regione Sardegna Francesco Pigliaru, invece, è previsto per il 15 luglio.

Singolare e moderno il “viaggio” attraverso il quale il visitatore potrà addentrarsi nelle stanze del nuovo museo. La modalità di fruizione scelta è quella dello storytelling audiovisivo: fulcro dell'allestimento sono una serie di brevi video che raccontano l'attività della Tonnara Saline, la vita dei tonnarotti, la storia di Stintino e dell'isola dell'Asinara. La narrazione si snoda per tutte le sale, guidando lo spettatore in un percorso storico, antropologico e scientifico, accompagnato dalle musiche di Paolo Fresu. Dopo un trailer iniziale, posto in apertura dello spazio espositivo, il visitatore è condotto in un viaggio nel tempo, a partire dalla fine del XIX secolo, con la nascita del borgo di Stintino, passando per gli Anni Novanta, ultimo periodo di attività della Tonnara Saline, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando la memoria diviene risorsa per il territorio, al pari delle bellezze naturalistiche.

Una storia carica di fascino e di ritualità, restituita, oltre che dai video, da una carrellata di immagini fotografiche, e da una serie di reperti. Fanno parte dell'allestimento gli attrezzi in uso nella tonnara, la documentazione della stessa, i diari, vecchi articoli di giornale, gli abiti usati durante la mattanza, e il modellino della tonnara realizzato dall'ultimo Rais della Tonnara Saline, Agostino Diana. In esposizione anche alcune opere selezionate di artisti sardi che hanno dipinto la vita della tonnara, Stanis Dessì e Ausonio Tanda tra gli altri, e gli acquerelli di Paola Dessì.

Sarà il Centro studi sulla civiltà del mare e per la valorizzazione del Golfo e del Parco dell'Asinara, associazione attiva a Stintino dal 1997, a occuparsi della promozione e della valorizzazione del Mut su incarico del Comune di Stintino.

La vocazione del Mut è quella di custodire la memoria e preservare l'identità collettiva, ma anche quella di dialogare con la comunità di riferimento e trasmettere i valori culturali del territorio. Uno spazio aperto, dunque, un laboratorio attivo e in divenire.

Saranno tanti gli appuntamenti, dagli “Aperitivi al Museo”, con presentazione di libri e incontri a tema storico-scientifico e archeologico, ai concerti di Stintino Classica, a cura dell'Associazione La Bohème, alle mostre temporanee. L'archivio del museo, inoltre, sarà sede del progetto “Raccogli la memoria”, promosso dall'associazione Il Tempo della Memoria. L'obiettivo è quello di recuperare e catalogare immagini storiche di Stintino, della Tonnara Saline, dell'isola dell'Asinara.

Sarà, infine, visitabile sino al 10 luglio l'esposizione temporanea “Vita e morte dei prigionieri austro-ungarici sull'isola dell'Asinara, una crisi umanitaria”, inaugurata lo scorso 17