"L'On. Piero Maieli, Presidente della Commissione Attività produttive e i consiglieri regionali del gruppo PSd'Az, accolgono con grande entusiasmo la recente notizia dell’arrivo di altre tre Aquile di Bonelli, dalla Sicilia, a cui se ne aggiungeranno altre quattro nei prossimi giorni, provenienti dalla Spagna, arricchendo così il numero di esemplari in Sardegna che contribuiranno al programma di reintroduzione nell'ambito del progetto Comunitario Aquila a- LIFE", così in una nota del Psd'Az.  "L’On. Maieli - prosegue - fa presente che l’interesse e l’attenzione da parte del gruppo sardista sulla conservazione dell’avifauna e sull’importanza dei progetti LIFE per la conservazione dell'avvoltoio grifone e dell'aquila del Bonelli è sempre stata massima, tant’è vero che in data 09 aprile 2021 è stata depositata in Consiglio regionale la proposta di legge avente ad oggetto “Tutela dell'avifauna della Sardegna dai fenomeni di elettrocuzione e collisione causati dalle linee elettriche e dagli impianti eolici”, primo firmatario l’On. Maieli". 

"L’obiettivo della proposta di legge - spiega - è quello di dare attuazione ad azioni di conservazione al fine di mettere in sicurezza gli habitat dell'avifauna della Sardegna tenuto conto che molti esemplari reintrodotti nell’Isola attraverso gli importanti progetti LIFE, muoiono a causa dei fenomeni di elettrocuzione e collisione causati dalle linee elettriche e dagli impianti eolici. L'elettrocuzione, la collisione in volo con le linee aeree di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, insieme agli impatti con le pale degli impianti eolici rappresentano, infatti, una grave minaccia per la conservazione della nostra avifauna, in particolare per i rapaci come poiane, gheppi, grillai, lodolai, sparvieri, aquile, bianconi, nibbi, barbagianni, civette, assioli, grifoni e gufi, ma anche cicogne, ibis, aironi. Rafforzare la tutela ambientale e migliorare lo stato di conservazione degli habitat e della biodiversità in Sardegna rappresenta la priorità del gruppo sardista; la proposta di legge infatti, pur riconoscendo l’importanza degli impianti eolici sul territorio regionale, rappresentando, l'energia rinnovabile, una politica fondamentale dell'Unione Europea necessaria a contribuire ad affrontare i cambiamenti climatici, promuove uno sviluppo ecologicamente e paesaggisticamente sostenibile, che prevede la valutazione dell'incidenza e dell'impatto ambientale dei progetti nelle aree interessate; opportune azioni di conservazione dell'habitat circostante e misure di mitigazione degli impatti negli impianti già esistenti; il divieto di costruzione di impianti in aree ad alta valenza naturalistica e/o in prossimità di zone umide, bacini e laghi". 

"È prevista inoltre la messa in sicurezza dei sostegni mediante l'isolamento delle parti in tensione degli armamenti e dei conduttori nudi in prossimità dei sostegni e dei conduttori - si legge ancora nella nota - mediante la realizzazione di interventi che li rendano visibili, ciò al fine di evitare elettrocuzioni e collisioni che oltre a causare la morte degli animali, possono comportare danni alla distribuzione, interruzioni di servizio e incendi dovuti alla combustione dei corpi dei volatili; nella fase ante operam, si promuove la pianificazione di soluzioni sicure per l'avifauna (cavi sotterranei, conduttori ricoperti di guaine isolanti) nelle linee di trasmissione e distribuzione soprattutto nelle aree di grande importanza per numerose specie di uccelli. La presente proposta di legge prevede la costituzione di un tavolo tecnico che si occuperà di studiare e monitorare le specie svernanti e nidificanti (sia diurni che notturni) e dei migratori, lungo i tratti di linee elettriche e degli impianti eolici, in particolare nelle aree appartenenti alla rete Natura 2000 (Zone di protezione speciale - ZPS e Siti d'importanza comunitaria - SIC), al fine di verificare i rischi potenziali di elettrocuzione e collisione; mappare e monitorare le linee elettriche e gli impianti eolici in cui si sono verificati fenomeni di elettrocuzione e collisione e individuare le specie coinvolte; definire un Protocollo per la realizzazione di interventi tesi a minimizzare il rischio di elettrocuzione e collisione per l'avifauna adottando adeguate misure di mitigazione, da attuarsi sulle nuove linee elettriche e sui nuovi impianti eolici e sulle linee elettriche e sugli impianti eolici già esistenti; monitorare post operam al fine di valutare l'efficacia degli interventi effettuati e la mortalità delle specie coinvolte post-interventi". 

"Il Protocollo definito dal tavolo tecnico permetterà quindi, nel rispetto delle direttive 2009/147/CE (Uccelli) e 92/43/CEE (Habitat) dell'Unione europea, della normativa nazionale e delle "Linee Guida per la mitigazione dell'impatto delle linee elettriche sull'avifauna", di prevedere specifici interventi di prevenzione e di mitigazione volti a garantire la massima integrazione tra infrastrutture energetiche, ambiente e territorio a tutela della biodiversità. Infine l’On. Maieli e il gruppo sardista - conclude - si augurano che si possa presto addivenire all’approvazione della proposta di legge a tutela dell’avifauna della Sardegna".