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Finale positivo per la complessa vertenza dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che nadava ormai avanti da quasi 10 anni.
Sono stati mesi di duro lavoro per gli Assessorati regionali del Personale e dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna per arrivare a individuare le soluzioni, presentate e poi accolte dai ministeri della Funzione Pubblica, di Economia e Finanze, Affari regionali e Politiche agricole, che da un lato hanno consentito di salvare le numerose competenze professionali e dall’altro le prestazioni svolte nell’assistenza sulla Misura 14 del Benessere degli animali a favore delle aziende zootecniche sarde.
Gli ultimi importanti sviluppi sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa convocata a Villa Devoto a Cagliari, alla quale hanno preso parte gli assessori del Personale e dell’Agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, e i direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.
«Il Governo – ha spiegato l’assessore del Personale, Filippo Spanu – ha ritenuto percorribile la nostra proposta di inserire tutta la forza lavoro di ARAS in Laore poiché, dati alla mano, abbiamo dimostrato che spenderemo significativamente di meno rispetto a quanto avvenuto sinora, con la convezione firmata tra Regione e Associazione privata. Per il futuro inoltre, grazie alla legge che sarà discussa domani in Consiglio regionale, tutte le attività di assistenza alle aziende agricole saranno svolte da Laore con servizi internalizzati. Questo risultato – ha concluso Spanu – è frutto di un proficuo lavoro di squadra portato avanti con il prezioso contributo degli uffici regionali e sui cui c’è stato il pieno avvallo da parte dei tecnici dei Ministeri. A loro e a tutti quelli, come il senatore Emiliano Fenu, che hanno contribuito per il conseguimento di questo straordinario traguardo va il mio più sincero ringraziamento».
Per i 227 lavoratori, in buona parte veterinari e agronomi, è prevista una procedura di selezione riservata per l’ingresso in Laore. Gli altri 25 lavoratori non contemplati dalla legge 3 del 2009, cioè il personale entrato in ARAS dopo il 2006, dovranno sostenere un concorso con evidenza pubblica in cui saranno riconosciute le esperienze maturare in questi anni nell’Associazione allevatori.
Ora il passaggio in consiglio regionale e se il Governo non dovesse muovere obiezioni alla nuova norma entro 60 giorni, l’Agenzia Laore darà subito avvio alla modifica della pianta organica e alle procedure di reclutamento dei lavoratori in transito da ARAS.
«Abbiamo raggiunto un risultato che non era scontato, dopo anni di mancate soluzioni. Abbiamo mantenuto l’impegno assunto con lavoratori, imprese, associazioni di categoria e Consiglio regionale – ha sottolineato l’assessore Caria-. Mettiamo finalmente in sicurezza il sistema dell’Agricoltura, in particolare la Misura del Benessere animale che per le aziende zootecniche sarde vale ogni anno circa 40milioni di euro. Abbiamo inoltre salvato tutti i dipendenti, in un contesto in cui l’ARAS stava aprendo le procedure di liquidazione e su cui, nel rigoroso rispetto dei ruoli, abbiamo presentato una istanza al Tribunale di Cagliari affinché nominasse dei nuovi Commissari liquidatori. La decisione celere assunta dal Tribunale ha contribuito in maniera determinante a rimettere in carreggiata una macchina che aveva sbandato in modo forte e su cui ancora si deve fare tanto in termini di risanamento finanziario e riequilibrio dei bilanci. Con la chiusura della vertenza ARAS, dopo decine di incontri e interlocuzioni con i rappresentanti dei governi Gentiloni e Conte, portiamo a casa un altro obiettivo di legislatura».
Dai quasi 14milioni di euro destinati ogni anno a Laore, per sostenere la convenzione con ARAS, si passerà a una spesa di circa 11milioni e 600mila euro con cui sarà coperto il fabbisogno finanziario per lo svolgimento delle attività nelle aziende zootecniche.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle Emiliano Fenu e Alberto Manca. «Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto al tavolo tecnico tenutosi lo scorso 13 dicembre a Roma – hanno dichiarato – e a cui hanno partecipato i rappresentanti della Giunta regionale, la Ragioneria Generale dello Stato e i Ministeri della Funzione Pubblica e dell’Economia».
Un esito positivo del confronto che, viene rimarcato, è frutto della collaborazione fattiva tra la Regione, che ha formulato la proposta normativa e apportato le modifiche suggerite dai Ministeri, e i parlamentari del M5S, che hanno seguito da Roma lo sviluppo della trattativa con incontri ed interlocuzioni quasi quotidiane con i dicasteri interessati.
«Anche il Governo ha profuso grande impegno per portare a soluzione la vertenza, nonostante la coincidenza con la sessione di bilancio che ha tenuto molto impegnato, su altri fonti, soprattutto il Ministero delle Finanze”, proseguono i due parlamentari 5 Stelle».
Fenu e Manca ora auspicano che il risultato raggiunto non vada disperso, approvando immediatamente la legge regionale in grado di definire in tempi rapidissimi le procedure per il passaggio dei lavoratori Aras all’Agenzia Laore.