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“La versione dei fatti fornita dal nipote, che presentava una ferita da taglio alla mano, non trova minimamente riscontro negli accertamenti eseguiti dai Ris”. A dirlo è il procuratore della Repubblica di Oristano, Ezio Domenico Basso. Al momento l'unica cosa certa è che l'ex sottufficiale dell’Esercito, Paolo Fonsatti, 73 anni, trovato morto due giorni fa nella sua casa nella borgata S'Ungrori ad Arborea, nell'Oristanese, è stato ucciso con svariate coltellate, una delle quali mortali, mentre il nipote, Renato Fonsatti, è stato ferito alla mano.
Ieri mattina sono iniziati gli accertamenti degli specialisti dei carabinieri del Ris di Cagliari all'interno dell'abitazione della vittima. Agli esperti dell'Arma spetta il delicato compito di recuperare gli elementi per fare piena luce su quanto accaduto nella casa. Renato Fonsatti, 55 anni, ha dichiarato agli investigatori di essere stato aggredito insieme allo zio da due persone con i volti coperti, entrate in casa per mettere a segno una rapina. I malviventi avrebbero ucciso il 73enne e ferito lui stesso alla mano. Il nipote è attualmente ricoverato all'ospedale di Oristano, piantonato dai carabinieri. "Non c'è nessun indagato al momento - ha confermato all'ANSA il procuratore della Repubblica di Oristano, Ezio Domenico Basso - è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio". Accanto agli esiti degli accertamenti del Ris, si attende l'autopsia. L'incarico dovrebbe essere affidato questa mattina al dottor Roberto Demontis che la eseguirà in giornata.