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Gli studenti del Dipartimento di Alghero si sono detti delusi dal Governo regionale che continua a snobbare la grave situazione dello stesso Dipartimento non dando nessuna garanzia a lungo termine sul suo futuro. Per questo la mobilitazione degli universitari continuerà.
“A seguito del colloquio avuto con l'assessore Firino, il giorno 24 febbraio 2015 – si legge in un comunicato stampa dell’assemblea studentesca - in cui ci è stato avanzato un buon compromesso nella stesura dell'emendamento che doveva risolvere la vertenza del Dipartimento di Architettura di Alghero, e preso atto che all'assessore non è stato possibile prendere la parola in aula, e che il presidente Pigliaru ha corretto l'emendamento oralmente, adducendo motivazioni non coerenti ai principi da noi espressi e richiesti, comunichiamo la nostra intenzione di proseguire con una mobilitazione di carattere nazionale e internazionale. Difatti – si legge ancora - la presa di posizione in aula consiliare che lega il finanziamento per Architettura a solo un anno, e lo vincola al solo merito accademico, tra l'altro senza esprimere criteri certi, e umiliando le condizioni di territorialità ribadite dall'on. Tedde e dall'on. Lotto, mette a rischio la sopravvivenza del nostro dipartimento e apre scenari di potenziale arbitrarietà nella gestione e nei finanziamenti da dedicare all'istruzione pubblica. Prendiamo, inoltre, atto che le parole pronunciate in seduta lasciano adito al dubbio che ancora non sia stata delineata una strategia a lungo termine per la valorizzazione e per la costruzione di un'università che risponda ai principi costituzionali.
Le nostre richieste – scrive infine l’assemblea studentesca - sono e saranno:
1)Fondi aggiuntivi e non sottrattivi rispetto alla dotazione di Ateneo;
2)Riconoscimento dello status di sede decentrata rispetto al Rettorato;
3)Reintegro del mancato finanziamento per l'anno 2014.
L'assemblea rinnova la richiesta e la proposta di un dibattito aperto sull'università sarda. Auspica, inoltre, la possibilità di incontrare il presidente Pigliaru nella nostra sede (decentrata) per potere dare e avere la possibilità di un'adeguata argomentazione delle rispettive proposte”.