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“E’ ormai trascorso un anno - afferma l'ex consigliere regionale Pietrino Fois - da quando il presidente Pigliaru, quale candidato al governo della regione, venne ad Alghero in campagna elettorale portando ad esempio, durante un’intervista, «cose che per Alghero sono molto importanti come l’ospedale e il porto, Surigheddu, ... il centro congressi e così via» accusando il precedente governo di «sciatteria» nell’averle lasciate incompiute".
Considerato che il tempo passa - continua Fois - mi domando quando “comincerà” il tanto decantato “domani” e se il Pigliaru visto lo scorso anno ad Alghero sul palco per la campagna elettorale di Mario Bruno, che con diversi assessori e sottosegretari del governo centrale garantiva grande attenzione alla nostra città e definiva la Facoltà di Architettura «pezzo molto prestigioso dell’università della Sardegna», sia lo stesso che pochi giorni fa, durante l’approvazione della finanziaria, costringeva l’intera comunità algherese a mobilitarsi per difendere il Dipartimento; se così fosse dovrebbe essere lui a fare lo sciopero della fame e non il Preside Bibo Cecchini.
A oggi - scrive in una nota stampa Fois - rimane il fatto che, dall’approvazione dell’ordine del giorno sulla necessità di assicurare il funzionamento della Facoltà di Architettura di Alghero da me presentato e votato all’unanimità (centro sinistra compreso), in un anno di governo il centro sinistra non ha risolto nulla perdendo anche l’occasione dell’ultima finanziaria in cui avrebbero potuto determinare il riconoscimento definitivo di un’eccellenza internazionale quale è il Dipartimento di Alghero.
La risposta data in extremis dal governo regionale invece, risulta essere assolutamente inadeguata in virtù della tanto proclamata considerazione da parte di Pigliaru nei confronti della città tanto da costringere il sindaco Bruno a scrivere una mail a ogni consigliere regionale segnalando di «sostenere ... gli emendamenti che riguardano il Dipartimento ... di Architettura». E dalle ultime notizie apparse sembrerebbe che anche il Rally possa fare una fine ingloriosa.
Leggendo infine la nuova finanziaria reputo non vi siano gli interventi di novità tanto decantati e pubblicizzati sia dal governo regionale che dall’amministrazione locale, ma semplicemente le stesse risorse programmate nell’ultimo triennio che hanno naturalmente concluso il loro corso tecnico amministrativo: nessuna risorsa in più, e questo vale per viabilità, infrastrutture, e completamento di opere pubbliche.
Alghero ha necessità di soluzioni e di certezze, non pie illusioni e proclami; meraviglia il silenzio del sindaco Bruno nei confronti del governatore che, in occasione della campagna elettorale per le comunali, lo presentò come garante di tutte le questioni per le quali avrebbe trovato risorse e soluzioni.
Alghero - termina Pietrino Fois - non può vendere i propri gioielli e i propri immobili a causa delle mancate promesse e inadempienze fatte in campagna elettorale in quanto verrebbe mortificato il ruolo e il prestigio che la nostra città rappresenta nella storia della Sardegna".