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«Con riferimento ad alcune notizie apparse sulla stampa locale nella giornata odierna, la direzione dell'Azienda regionale di emergenza e urgenza della Sardegna - AREUS puntualizza che è totalmente priva di fondamento la ricostruzione secondo la quale il potenziamento dell’elisoccorso passerebbe per il ridimensionamento del servizio di emergenza con autoambulanze».
È quanto si legge in un comunicato dell’Areus che aggiunge: «Tale ipotesi prende spunto dal punto 2 del “Programma 15: rete della emergenza Urgenza" riportato nell’allegato alla delibera n° 64 del 2017, che prevede un risparmio di 5,5 milioni di euro nel biennio 2019-2020 attraverso la disattivazione di due punti MSA (mezzi soccorso avanzato) nel 2019 e la riorganizzazione dei punti MSB (mezzi soccorso di base), con conseguente riduzione dei costi per l’acquisizione dei servizi da associazioni di Volontariato e Cooperative Sociali».
«Se è vero che il bilancio di previsione 2019 è stato chiuso in pareggio ed approvato dalla Giunta Regionale con la delibera 64 del 2018 e che AREUS è ovviamente impegnata a raggiungere il pareggio di bilancio anche nell’esercizio 2020 e in quelli successivi, – si legge nella nota – va allo stesso tempo puntualizzato con forza che qualsiasi modifica della attuale organizzazione della Emergenza Urgenza Territoriale - relativa sia al numero che alla dislocazione dei mezzi Avanzati e di quelli di Base - dovrà essere inserita in una progettazione complessiva del servizio che AREUS provvederà a definire ed a proporre all’Assessorato nel corso del 2019, avendo cura di condividerla preliminarmente con tutti gli attori interessati».
«L’obiettivo prioritario – prosegue la Direzione – è infatti di rendere ancora più efficace e tempestivo l’intervento in caso di chiamata da parte dei cittadini della Regione. Non va dimenticato inoltre che il servizio di Elisoccorso, di cui questa Regione era priva fino a pochi mesi, costituisce un servizio essenziale nell’ottica del miglioramento delle politiche per la salute ed è un indispensabile supporto alla Emergenza territoriale su gomma, fondamentale per garantire un decisivo miglioramento dei tempi e della qualità della assistenza, ma non alternativo a essa».
Per Areus «È poi da respingere in toto qualsiasi illazione su presunte “spese pazze” per l’elisoccorso. L’attività dell’AREUS nei primi sei mesi ha totalizzato oltre 600 interventi: 100 interventi al mese, col 77% di codici rossi. Dunque un decisivo passo avanti nella tutela della salute della popolazione sarda, isole minori comprese, cosa mai avvenuta prima in Sardegna».
«Inoltre, per quanto riguarda il rapporto con associazioni e le Cooperative sociali, la Direzione AREUS ricorda che, la scorsa settimana, questa Azienda ha proposto all’Assessorato della Sanità una modifica della convenzione attualmente in vigore, con aspetti migliorativi sia dal punto di vista organizzativo che tariffario, condivisi con tutte le Associazioni. Infine sottolinea che, grazie all’assessore Luigi Arru, la finanziaria regionale 2019 mette a disposizione 5 milioni di euro dal bilancio dell’assessorato per aggiornare le tariffe relative al servizio emergenza dei volontari.
Pertanto, anche stavolta, le polemiche relative all’elisoccorso si rivelano strumentali e basate sul desiderio di fuorviare l’opinione pubblica con interpretazioni parziali e mirate a colpire un indiscutibile salto di qualità del servizio di emergenza su scala regionale. Che il modello scelto dalla giunta Pigliaru sia un successo – concludono da Areus – è sottolineato anche dal fatto che il contratto pluriennale con offerta in riduzione del 10% è già diventato un riferimento nazionale e lo dimostra il bando della Regione Liguria. Insomma, grazie al lavoro della giunta regionale, la Sardegna è finalmente dotata di un servizio di elisoccorso moderno e con standard europei, una garanzia in più a tutela della salute dei sardi».