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Mentre all'Expo di Milano le Marche si presentano come la terra della longevità e la Sardegna rinforza il suo messaggio spingendo sulla qualità della vita, Aritzo festeggia i suoi quattro centenari: Michele Paba, Elena Meloni, Maria Orrù e Giuseppa Secci Vargiu.
Sono loro gli alfieri di una comunità che brilla nel verde di un'isola, sono loro che continuano a camminare tra i sentieri della memoria dopo aver attraversato una vita ricca di storie da raccontare, incontri che hanno lasciato il segno, affetti da conservare.
I loro occhi hanno visto gli eventi che la cronaca ha consegnato alla storia, i passaggi epocali di un secolo, l'antico e il moderno. In un Mandrolisai che si conferma terra di grandi querce.
MICHELE PABA Pierino Vargiu è un personaggio noto in Sardegna per la sua simpatia e soprattutto per la passione che lo porta a visitare tutti i paesi con la sua macchina fotografica. Documenta persone e paesaggi e soprattutto i centenari che con lui si intrattengono a raccontare un po' delle loro vite. È nato ad Aritzo, come Michele Paba che ha compiuto 102 anni l'otto maggio scorso.
Carattere vivace, per quasi tutta la vita ha tagliato legna in diverse località dell'isola. In gioventù ha trascorso sette anni in Somalia dove macellava bovini per le truppe di Mussolini. Quell'esperienza gli frutta un guadagno di 10 mila lire che porta in dote per il suo matrimonio con Giovanna che avviene nel 1938. Sono ancora innamorati dopo 77 anni di matrimonio.
GIUSEPPA SECCI Guida la carica di quelli che hanno centouno Giuseppa Secci. È nata il 22 marzo 1914 e trascorre la sua infanzia con la madre, sei fratelli e l'assenza del padre chiamato a combattere in guerra. Il suo temperamento è determinante per affrontare le difficoltà che incombono, aiuta la famiglia che fatica nei campi e poi trova un lavoro che le regala l'indipendenza. Conosce Gigi Vargiu, allegro, socievole e soprattutto poeta romantico che scrive di lei: “più delle viole ancor graziosa”, e ancora “dae su prim'istante chi t''intesi hap'intesu su coro palpitare | e in s'animu meu progettesi in sinu de ti poder collocare”.
Si sposano il 4 settembre 1937 tra profumi d'arrosto, canti e balli sardi. Anni sereni che trascorrono mentre dalla Monarchia si passa alla Repubblica e l'Italia si trasforma. I versi poetici restano insieme ai ricordi di un rapporto felice anche dopo la scomparsa di Gigi nel 1983. La morte del marito è stato il capitolo più doloroso della sua esistenza che zia Peppa racconta con malinconia.
MARIA ORRÙ Un'altra straordinaria donna di Barbagia è Maria Orrù, che ha soffiato idealmente sulle cento candeline giovedì scorso, seduta sulla poltrona e intenta, come sempre, a ricamare, circondata dall'affetto di chi le vuole bene.
I boschi e le campagne di Aritzo l'hanno vista raccogliere e vendere castagne, noci e nocciole per tutta la vita, e dedicarsi con cura al suo orto e al bestiame. Sposata con Nicolino Meloni ha avuto 8 figli. Indossa l'abito tradizionale aritzese da vedova e il fazzoletto nero copre i capelli bianchi e avvolge il suo viso teneramente rugato.
ELENA MELONI L'elisir di lunga vita funziona anche per gli aritzesi che vivono altrove. Vuol dire che è tutto nelle radici. Elena Meloni è nata ad Aritzo il 15 settembre 1915 e vive da tanto tempo a Bantine, piccola frazione di Pattada. I suoi tre figli, di cui uno vive a Genova, hanno festeggiato l'evento con lei.