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Con l'accusa di disastro ambientale sono stati eseguiti numerosi arresti alla Fluorsid di Macchiareddu, fra vertici aziendali e ditte d'appalto.
L'azienda, che fa capo al presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini, si trova nella zona industriale del capoluogo.
Ad eseguire gli ordini di custodia cautelare, emessi dal pm Marco Cocco, sono stati gli agenti del Nucleo investigativo del Corpo forestale.
Associazione a delinquere, inquinamento e disastro ambientale.
E’ l'ipotesi di reato contestata dal pm della Procura di Cagliari, Marco Cocco, che ha richiesto le ordinanze di custodia cautelare a carico di alcuni componenti dell'azienda Floursid di Macchiareddu, di cui è proprietario il presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini, (a suo carico non risulta nulla).
In carcere sono finiti Sandro Cossu, direttore sicurezza della Fluorsid, Marcello Pitzalis e Simone Nonnis di una azienda esterna, l'ingegner Alessio Farci, Michele Lavanga, direttore stabilimento Fluorsid, mentre ai domiciliari Armando Benvenuto Bollani, titolare di una ditta che lavora con l'azienda, e Giancarlo Lecis della Fluorsid.
Le indagini sono state condotte dagli agenti del Corpo forestale e vigilanza ambientale della Regione che questa mattina hanno eseguito le ordinanze.
"La Fluorsid SpA conferma di avere sempre operato nel pieno rispetto della normativa in materia di ambiente, tutela del territorio e sicurezza del personale, ritenendo questi i pilastri che negli ultimi cinquant'anni hanno consentito all'azienda di crescere in Europa e nel mondo".
Lo precisa, in una nota inviata all'ANSA, l'azienda che fa capo al presidente del Cagliari, Tommaso Giulini.
"Nel confermare piena fiducia nel personale coinvolto nelle indagini e nel lavoro degli inquirenti, la Società auspica una tempestiva soluzione che permetta il prosieguo dell'attività produttiva a tutela di tutti i dipendenti e della stessa azienda", conclude la Fluorsid Spa.
Si articolano in sette punti le contestazioni mosse dal Gip Cristina Ornano alle sette persone finite in manette oggi con l'accusa di associazione a delinquere, disastro ambientale e inquinamento, per le lavorazioni nello stabilimento Fluorsid di Macchiareddu.
Il Gip contesta: "Una grave contaminazione dell'aria, per effetto della dispersione delle polveri nocive, altamente concentrate, provenienti dallo stabilimento Fluorsid dal cantiere di Terrasili - scrive nell'ordinanza -. Una grave contaminazione del suolo ascrivibile anzitutto alla diffusione delle polveri, e dimostrata dalle analisi dei campioni di suolo e di vegetali (di specie pabulari), prelevati da aree prossime allo stabilimento; contaminazione delle falde acquifere di metalli pesanti e composti inorganici", in questo caso si parla di valori anche tremila volte superiori a quanto consentito.
"Contaminazione da fluoro degli allevamenti a Macchiareddu - afferma il Gip - in particolare è acclarato che alcuni capi ovini allevati a Macchiareddu, in zone raggiunte dalle polveri emesse da Fluorsid e interessata da illeciti sversamenti di rifiuti analoghi a quelli di cui si è fin qui parlato, avevano contratto la Fluorosi, una grave malattia".
Tra le accuse anche quanto segnalato dagli abitanti di Assemini dove oggi è stata sequestrata un'area: "Lamentavano che, specie quando spirava il vento, le polveri si infilavano in casa anche attraverso gli infissi, creando dappertutto una densa patina biancastra. Tutti avevano lamentato bruciori agli occhi ed alle vie respiratorie, e riferito dell'odore acre e acido delle polveri. Alcuni avevano notato effetti nocivi sui figli minori, e altri li avevano paventati".
In contesta