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Faceva il direttore di albergo a Hurgada, in Egitto, dopo aver lasciato abbandonate a se stesse le diverse strutture alberghiere da lui amministrate e dislocate un po’ in tutta la Sardegna, da Olbia ad Arbatax, da Dorgali a Carloforte, a Porto Cervo e altre ancora.
La sua nuova vita però è durata pochi mesi, perchè nella giornata di ieri è stato ricondotto in Italia, dopo l’arresto da parte della polizia egiziana, a seguito dell’esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Nuoro. Le indagini che hanno portato all’arresto dell’imprenditore sono state svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo barbaricino.
Le accuse contro Giovanni Battista Merella sono di truffa e bancarotta fraudolenta. Coinvolta anche una sorella dell’imprenditore, Claudia, per la quale nel dicembre scorso il gip del Tribunale di Nuoro dispose gli arresti domiciliari.
Il fratello, invece, fu colpito dalla misura cautelare in carcere che evitò, però, con la fuga in Egitto. Ieri, dopo l’arresto, il ritorno forzato in Italia ad opera dell’Interpol e la traduzione nelle patrie galere.
Pesantissime le accuse nei confronti dell’imprenditore, colpevole, secondo quanto si legge nel comunicato della Guardia di Finanza, di non aver pagato gli stipendi al personale dipendente, di aver effettuato licenziamenti violando le leggi in vigore, truffato i clienti e lasciato inevase le fatture dei fornitori.