Graziano Mesina era nascosto a Desulo, è stato rintracciato in un’abitazione, di uno stabile di tre piani (due abitabili), del centro di proprietà di una coppia (tra via Nuoro e contrada Gennargentu), arrestata per favoreggiamento personale. Il pubblico mistero deciderà se convalidare il provvedimento di arresto a mezzogiorno.

Nel corso della notte i carabinieri del Ros, con il supporto in fase esecutiva del Gis, del comando provinciale carabinieri di Nuoro e dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna, lo hanno tratto in arresto.

E' stato "tradito" dalle mosse "di un favoreggiatore".

Il blitz è scattato intorno alle 2:30. I Carabinieri sono entrati nell’appartamento mentre “Grazianeddu” dormiva, vestito. “Evidentemente era una sua abitudine”, hanno commentato i Carabinieri.

“Era solo e non ha opposto resistenza, non era armato ed è stato trovato in possesso di 6mila euro”. Quest’ultimo un dettaglio significativo per i Carabinieri perché gli era stata sospesa la pensione minima.

Secondo gli investigatori Mesina “non si trovava da tantissimo tempo lì”, in quella casa, un terratetto, ma per ora su questo i militari non hanno dato ulteriori particolari.

“Desulo: un paese silente", hanno detto i Carabinieri. "Non si è affacciato nessuno dalle finestre per capire cosa stesse succedendo questa notte”.

Era il 2 luglio dello scorso anno quando Graziano Mesina, 79 anni compiuti ad aprile, si dava alla fuga dalla sua Orgosolo, lasciando alle sue spalle affetti cari, amicizie e interessi.

La primula rossa del banditismo sardo era in attesa di ricevere la sentenza dalla Cassazione, in merito alla condanna definitiva a 30 anni in carcere per traffico di droga, ma quella sera, ha messo in atto il suo piano facendo perdere ogni notizia di sé e diventando uno dei sei latitanti più ricercati d’Italia.

“È stato esplorato prima il circuito parentale, poi relazionale, le indagini sono state rese difficili in particolare per il suo territorio, di difficile penetrazione” sotto ogni aspetto, soprattutto di relazioni. “Le indagini ci hanno consentito di individuare la rete di favoreggiamento”, hanno detto i Carabinieri nel corso della conferenza stampa, aperta dal generale Pasquale Angelosanto, Comandante del Ros dei Carabinieri. Intervista in basso

Mesina non si è mai allontanato, secondo gli investigatori, dalla Sardegna. E' sempre rimasto nell'Isola.