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Si è concluso con due patteggiamenti il processo per direttissima svoltosi questa mattina a Oristano, davanti alla giudice Serena Corrias, nei confronti della coppia di Desulo accusata di favoreggiamento per aver nascosto in casa Graziano Mesina, arrestato sabato scorso dopo una lunga latitanza. La donna, Basilia Puddu, ha concordato un anno e 8 mesi di reclusione, pena sospesa, al marito Antioco Gioi, invece, tre anni.
I due coniugi - difesi dall'avvocato Gian Cristian Melis, sindaco di Desulo - erano finiti agli arresti domiciliari con un provvedimento firmato dal pm Armando Mammone, la mattina stessa dell'arresto di Mesina, subito dopo il blitz nella loro abitazione. Ora Basilia Puddu è libera, mentre il marito resterà ai domiciliari.
"Nei prossimi mesi presenteremo una istanza per poter usufruire delle misure alternative alla detenzione per Gioi", ha annunciato Melis all'uscita dal tribunale. Antioco Gioi ha sempre cercato di scagionare la moglie dall'accusa di favoreggiamento, facendo ricadere su di lui le colpe per aver ospitato Mesina in casa.