“La situazione legata al Covid-19, oltre a tutte le difficoltà pratiche facilmente immaginabili, ci sta mettendo a dura prova anche in termini di tempo e energie.  Tuttavia non ci dimentichiamo che al paese occorre anche molto altro e ci sforziamo, con tutta l'energia e la buona volontà disponibile, di superare i limiti oggettivi che ci sono imposti da cause maggiori e portare avanti le attività programmate. Una di queste sta prendendo forma in questi giorni, la ditta incaricata sta eseguendo i lavori di installazione delle 15 telecamere della "rete per la sicurezza del cittadino". 

Lo annuncia con orgoglio in sindaco di San Sperate, Enrico Collu, che aggiunge: “Alcune di esse, molto sofisticate, sono in grado di leggere i numeri targa e individuare i proprietari. Scuole, strade di accesso principali, aree sensibili saranno quindi sotto l'occhio del "grande fratello Regionale", i dati raccolti saranno inviati e registrati per poter essere utilizzati, oltre che dalla polizia locale, anche in un data base regionale che li renderà disponibili alle forze dell'ordine. In poche parole – fa notare il primo cittadino del Paese Museo - si tratta di un sistema di controllo e di repressione di eventuali atti criminosi, o anche di inciviltà, che va ad aggiungersi al sistema degli autovelox (è arrivato anche il nulla osta per il posizionamento dei box sulla provinciale e saranno installati a breve anche questi due) e la postazione mobile di "video cattura". Quest'ultima ci sta permettendo di individuare e multare parecchi "sporcaccioni". Spero e mi auguro che questi sistemi siano solo un ausilio provvisorio per contrastare certe cattive abitudini – dice Collu - devo infatti confessarvi che non amo l'utilizzo di questo genere di sistemi, vanno contro il mio modo di pensare e di intendere la vita, non credo siamo ai livelli di quanto narrato da George Orwell in 1984, ma li trovo perlomeno "antipatici". Tuttavia mi rendo anche conto che in questo momento sono necessari per contrastare fenomeni di scarso senso civico, per essere generosi, che paiono ultimamente addirittura aumentare e proliferare. Per avere qualche risultato nell'immediato utilizzare sistemi di controllo e di dissuasione, insieme all'implementazione dei sistemi educativi scolastici, credo possa servire".

"Sono altresì convinto che la vera soluzione di questi problemi arriverà solo con il tempo: da una presa di coscienza collettiva, da una crescita culturale di tutti, da un insegnamento adeguato e capillare tramite le famiglie e soprattutto con azioni educative tramite la scuola - ravvisa il numero uno della Giunta - altrimenti possiamo usare tutti gli accorgimenti repressivi che vogliamo ma, non ne usciremo mai fuori definitivamente.  Come capiremo che ne siamo usciti fuori definitivamente? Probabilmente dal giorno che potremo smontare questi sistemi perché non serviranno più e me lo auguro di cuore” – ha concluso il sindaco Enrico Collu (nella foto in alto).