Sabato 25 novembre prenderà il via il primo dei tre appuntamenti che a Villaurbana animeranno la seconda edizione di “A sa Biddobranesa”, evento che rientra nell’ambito della concessione dei contributi per l'organizzazione di manifestazioni rientranti nel “Cartellone delle manifestazioni del turismo esperienziale”, previste dal bando della legge n.7 della Regione Sardegna.

Sarà una giornata ricca di appuntamenti, quella di apertura, all’insegna dell’arte, della storia e delle tradizioni locali, del folklore e dell’intrattenimento, inaugurata alle ore 16 dalle due mostre “Bottega storica” e “Il legno e le sue forme”, con le opere dell’artista locale Franco Lai, in via Mazzini 42.

Alle 17:30, in piazza Municipio, sarò il turno della Rassegna folk, che vedrà protagonisti il gruppo folk e il gruppo mini-folk Biddobrana, il gruppo folk Proloco Samugheo, il gruppo folk Sorgono, e i Biddobrana folk Young che successivamente animeranno anche i balli in piazza insieme a Gianni Ore, Stefano Pinna e Roberto Tangianu, quest’ultimo anche presentatore della serata.  

Proprio del tema del folklore avevamo parlato con il presidente dell’associazione culturale Biddobrana, Daniel Meloni, che ci ha spiegato l’importanza di mantenere viva la passione nei giovani per le tradizioni e la cultura locale. Un bel segnale, sotto questo aspetto, è rappresentato dalla nascita del gruppo mini-folk, composto da 15 giovani, in linea di continuità col lavoro svolto dal gruppo storico, nato nel 2006 dall’intuizione di un gruppo di amici che condivide la passione per le tradizioni popolari ed il folklore sardo.

“Questo fermento a livello folkloristico da parte delle nuove generazioni rappresenta una novità e una fonte di speranza per quanto riguarda la salvaguardia delle nostre tradizioni”, ha spiegato il presidente dell’associazione. E’ proprio il gruppo folk Biddobrana che, un anno dopo la sua nascita, è divenuto nel 2007 associazione Biddobrana, con l’intento di svolgere un lavoro di ricerca, studio e salvaguardia della cultura popolare villaurbanese. Tramite le interviste agli anziani, il recupero di materiale fotografico d’epoca e lo studio dei capi originali è stato possibile ricostruire l’autentico abito tradizionale, non più in uso dai primi anni ‘90, quando è caduto in disuso con la scomparsa delle ultime donne che l’indossavano quotidianamente.

Con la collaborazione di esperti nel settore e grazie alla disponibilità di abili ballerini ed anziani del paese sono state riscoperte e recuperate alcune dinamiche del ballo tradizionale di piazza, che erano state abbandonate per l’avvento dei gruppi folkloristici e della spettacolarizzazione coreografica degli anni ‘70. L’associazione conta un numeroso gruppo di sostenitori che partecipano alle attività ed iniziative promosse.

I soci, oltre a svolgere un lavoro di ricerca della cultura e delle tradizioni più autentiche della Sardegna, opera per la sensibilizzazione rispetto alle problematiche dell'ambiente attraverso l'organizzazione e l'esecuzione di rappresentazioni pubbliche; lo studio, la ricerca e le riproposizioni di antichi mestieri; le collaborazioni con la scuola, con gli enti e gli istituti italiani e stranieri che si interessano di cultura popolare e tradizionale; la promozione e la gestione di corsi di formazione inerenti le tradizioni popolari; la propaganda delle attività di valorizzazione delle feste popolari; l'associazionismo quale forma e mezzo per la realizzazione delle attività ricreative connesse alle attività svolte.

Il calendario di eventi non si ferma e, dopo il primo appuntamento, “A sa Biddobranesa” tornerà venerdì 1 e domenica 3 dicembre, con una serie di proposte che svariano su più campi, dai laboratori alle mostre, dai canti ai balli, sino alle gare di poesia.