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Si conclude in largo anticipo il Tour de France per Fabio Aru. Il corridore sardo ha infatti dato forfait durante la nona tappa della competizione, la Pau-Laruns, a 120 chilometri dall'arrivo. Una batosta tremenda, che mina ulteriormente le certezze di un ragazzo che ormai da anni non trova condizione né pace. Sembra distante anni luce la vittoria della Vuelta, nel 2015, che lanciò il "Cavaliere dei 4 mori" come uno dei più interessanti prospetti del panorama ciclistico nazionale.
La decisione di abbandonare la prestigiosa corsa a tappe ha creato sconforto nell'ambiente; lo stesso Saronni, testimonial del team Uae, col quale Aru stava gareggiando, ha commentato così la vicenda: "Quando fisicamente e muscolarmente l’atleta si trova a soffrire, alcuni trovano la lucidità e la forza per reagire, Fabio, invece, non fa così. Sotto l’aspetto del carattere non è fortissimo. Nella difficoltà non si dà coraggio, lui purtroppo crolla mentalmente e moralmente e rende tutto più difficile. È chiaro che qui c’è una forte componente caratteriale". Già ai microfoni Rai il dirigente aveva dichiarato: "Non dovevano portarlo al Tour, non era in condizione. Qualcuno dovrà rispondere di questa scelta. Fabio ci ha deluso".
Lo stesso Aru si è lasciato andare a parole poco confortanti: "Non so proprio cosa mi stia succedendo, non ho risposte e questa cosa mi fa soffrire", ha dichiarato. Adesso il futuro si fa sempre più incerto: c'è chi pensa che debba fare un passo indietro e mettersi al servizio di qualcuno allontanandosi momentaneamente dai riflettori, e chi invece ritiene che se in condizione fisica ottimale può ancora dire la sua. Al momento, però, resta solo la delusione cocente per l'ennesima annata storta.