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I cantieri già in essere negli ospedali andranno avanti, nel frattempo la Asl di Nuoro percorrerà tutte le strade giuridiche per poter dichiarare nullo il Project financing, così come già dichiarato dall'Agenzia nazionale anticorruzione (Anac) presieduta da Raffaele Cantone, che con una delibera del 31 agosto scorso aveva demolito l'impianto del Project (un progetto da 1 miliardo di euro in 27 anni che la Asl 3 ha firmato con la Cofathec in raggruppamento con la Inso poi confluita nella società di Progetto Polo Sanitario Sardegna Centrale che eroga una serie di servizi alla sanità pubblica).
Questa, in sostanza, la decisione dell'Azienda sanitaria nuorese, che con un comunicato diramato stamattina dal commissario straordinario Mario Palermo ha spiegato i termini della questione.
"L'Anac - scrive Palermo - ha stabilito che l'originario contratto di concessione è invalido e pertanto l'Azienda, non può che trarre le dovute conseguenze, assumendo ogni necessaria determinazione di propria competenza: i cantieri già in essere negli ospedali e nelle strutture sanitarie andranno avanti così come saranno garantiti i livelli occupazionali dei lavoratori; sarà assicurata quindi la prosecuzione dei servizi generali indispensabili per il funzionamento dell'azienda sanitaria".
"L'Anac - prosegue il commissario - ha confermato i dubbi sulla legittimità del contratto originario, già anticipati con i propri rilievi istruttori da questa azienda nei mesi scorsi, deliberando che: l'operazione negoziale ed economica conclusa ha trasgredito le norme e i principi che disciplinano gli appalti pubblici; il rischio imprenditoriale non era correttamente attribuito alla parte privata, come prevede la legge; il sub-affidamento dei servizi generali (manutenzioni, energia, pulizie, smaltimento rifiuti speciali, portierato, CUP, ausiliariato, ristorazione, ingegneria clinica e hardware e software) alle singole ditte da parte della Società di Progetto "Polo Sanitario Sardegna Centrale" è stato effettuato in violazione di legge. Questo significa che l'originario contratto di concessione è invalido e pertanto l'Azienda non può che trarre le dovute conseguenze, assumendo ogni necessaria determinazione di propria competenza".